I VANTAGGI DEL MULTITABLING

La differenza tangibile fra il poker giocato tramite una connessione internet e il poker “dal vivo” è l’occasione per il giocatore “online” di sedersi su più tavoli contemporaneamente, ossia in multitabling.

Quali sono i vantaggi del multitabling?
La prima opportunità è quella di poter massimizzare i ricavi in termini di profitto orario. Aprendo più tavoli, un buon giocatore ha l’occasione di giocare un quantitativo di mani superiore nello stesso lasso di tempo. In tal modo, riesce a raggiungere livelli di utile più appaganti, poichè in condizioni ideali ripete con maggior rapidità il guadagno medio di ogni giocata.

Ecco un esempio che può essere d’aiuto alla spiegazione.
Un giocatore di cash game del livello NL100 6-max ha un’aspettativa di profitto pari a 4bb/100: ciò significa che ogni 100 mani giocate guadagna 4bb, ovvero 4 euro (1bb=€1 e 4bb = €4).

Si ipotizzi che il giocatore in questione riesca a fare 100 hands in circa un’ora quando è seduto ad un solo tavolo. Avrà di conseguenza un’ aspettativa di profitto oraria pari a 4 euro.
Se lo stesso player giocasse su 4 tavoli, raggiungerebbe la quota di 400 mani in un’ora e riuscirebbe a ottenere un profitto pari a €16/h (4bb/100 = 4€/h * 4 = 16€/h).

L’intento di questa estrema semplificazione è quello di spiegare il concetto cardine del multitabling: l’opportunità oggettiva di guadagnare molto di più rispetto al gioco live.

E’ comunque necessario tenere presente altri fattori quando si decide di “multitablare”:
  • Bankroll management
  • Preparazione tecnica
  • Capacità di gestire più tavoli
Il giocatore deve possedere una cassa appropriata, ossia mezzi sufficienti in relazione al numero di tavoli aperti: più ne intende aprire, maggiori devono essere le risorse finanziarie subito disponibili. Chi ad esempio, nel cash game affronta il livello NL50 e apre 15 tavoli, deve avere un conto disponibile di almeno 2.000 euro (40 stacks) per far fronte a possibili downswing durante le proprie sessioni di gioco.
 
In questa sede si parla esclusivamente di disponibilità liquida di denaro durante le sessioni. E' evidente che un buon giocatore dovrebbe imporsi una stopping loss giornaliera severa quando multitabla in modo spinto e che dovrebbe possedere un bankroll totale destinato al poker decisamente più ampio di 40 stacks se decide di aprire 15 tavoli alla volta nelle sue sessioni.
 
La preparazione tecnica è un altro elemento rilevante. Giocare in multitabling aumenta le complicazioni, perché le decisioni da prendere sono molteplici in un lasso di tempo piuttosto ristretto. E’ necessaria la piena padronanza del gioco in tutti i suoi aspetti, sia tecnici che tattici, per raggiungere buoni profitti.
Quando si affrontano spot complessi si deve acquisire la capacità di prendere decisioni senza troppo indugio. Questa capacità si ottiene con l’esperienza: più si acquisiscono informazioni sugli avversari e dimestichezza con il gioco, maggiori sono le probabilità di prendere decisioni corrette in poco tempo.

Infine la gestione dei tavoli si ottiene con una corretta dose di concentrazione. Il giocatore deve conoscere bene i propri limiti e sapere fino a che punto può spingersi senza perdere il “focus” durante la sessione di gioco. Chi perde l’attenzione a causa di un numero elevato di tavoli può incorrere in diversi problemi con conseguenze gravi per il proprio bankroll.
Soprattutto agli inizi è sempre preferibile giocare su un numero di tavoli commisurato alle proprie capacità di concentrazione. Per fare questo è doveroso aumentare gradualmente il numero abituandosi passo dopo passo senza mai esagerare.
Quando si avrà la massima dimestichezza con due tavoli si passerà ad aprire le sessioni con un terzo tavolo, poi il quarto e così via, fino a raggiungere il confine da non valicare, oltre il quale si verificherebbero solo perdite.
Nel Texas Hold’em, come in tante altre discipline, è vincente colui che conosce bene se stesso e i propri limiti, che sa adottare le giuste misure e sa essere equilibrato nel suo “microcosmo pokeristico”.

"Tutta la nostra vita non è che un avvicinarsi ai limiti estremi della vita stessa."
Thomas Bernhard

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