Ogni azione compiuta da un giocatore, durante una partita di poker,ha come obbiettivo il raggiungimento del valore atteso positivo (EV+) nel lungo periodo.
Come si capisce se una mossa è EV+?
Raffrontando la percentuale di vincita che ha la propria mano (equity) con le percentuali di vincita offerte dal piatto (pot odds).
Raffrontando la percentuale di vincita che ha la propria mano (equity) con le percentuali di vincita offerte dal piatto (pot odds).
Cosè l’equity?
E’ la probabilità di vincita che possiede una mano in un determinato momento. Si può vincere il piatto mostrando il punto migliore allo showdown oppure facendo foldare l’avversario anche se si è in una situazione svantaggiosa.
Come si può calcolare più velocemente nel postflop?
Esiste una scorciatoia nel calcolo dell'equity: la regola del 4 e del 2.
Attraverso questa regola è possibile stimare le probabilità di vincita della propria mano dal flop al river e dal turn al river.
Al flop si moltiplica il numero di outs per 4 se si vuole conoscere la probabilità di chiudere un punto al river, mentre al turn si moltiplicherà per 2.
Esempio:
Se si hanno 12 outs l'equity dal flop al river sarà:
Se si hanno 12 outs l'equity dal flop al river sarà:
(12 outs x4)=48%
Mentre dal turn al river sarà:
Mentre dal turn al river sarà:
(12x2)= 24%
Cosa influenza l’equity?
L’equity può essere influenzata da vari fattori.
1. Varia da street a street nel corso della mano in base alle varie combinazioni che le 5 carte comuni possono regalarci (oltre 1.7 milioni)
Cosa influenza l’equity?
L’equity può essere influenzata da vari fattori.
1. Varia da street a street nel corso della mano in base alle varie combinazioni che le 5 carte comuni possono regalarci (oltre 1.7 milioni)
Esempio:
AA vs 22
AA vs 22
Nel pre-flop una coppia di assi ha una possibilità di vittoria dell’82% contro il 18% di una coppia di due.
Tuttavia, se cade un flop 7 4 2 l’equity di AA è scesa di netto all’ 8%, mentre 22 è salita al 92%.
Tuttavia, se cade un flop 7 4 2 l’equity di AA è scesa di netto all’ 8%, mentre 22 è salita al 92%.
2. Un altro fattore che può influenzare l’equity è il range che si assegna all’avversario.
Esempio:
Si ipotizzi di avere una mano come 77.
La sua forza varierà in base al range di gioco che si assegna all’ avversario.
Contro un range A, composto da AT+, la mano avrebbe una possibilità di vincita del 60%.
Se invece si assegnasse un range B composto da 88+ allora la mano avrà possibilità di vincita del 20%.
Con l'esperienza e l'esercizio matematico e mentale, il calcolo dell'equity e l'analisi di un range avversarsio diverranno sempre più semplici, quasi automatici. In questo modo si acquisirà l'abilità di valutare in tempo reale gli scenari attuali e quelli possibili durante lo svolgimento della mano per prendere la decisione a valore atteso migliore.