
Esempio
Cash Game NLHE 6-max – NL100
UTG – OPPO 1 – (110€)
MP – OPPO 2 – (65€)
CO – OPPO 3 – (155€)
BTN – Villain – (104€)
SB – OPPO 4 – (112€)
BB – Hero – (100€)
Hero has 8d9d
**Preflop**
UTG folds, MP folds, CO folds, BTN raises 3€, SB folds, Hero calls 2€ (POT: 6,5€)
**Flop**
Kd7c3s
Hero checks, Villain bets 3€, Hero raises to 11€, Villain calls 8€ (POT: 28,5€)
**Turn**
Ac
Hero bets 18€, Villain calls 18€ (POT: 64,5€)
**River**
2s
Hero bets 40€, Villain calls 40€ (POT: 124,5€)
**Showdown**
Villain shows 7s8s and wins the pot
Problemi di range
Si sentono spesso giocatori lamentarsi del call al river dopo linee di questo tipo, ma è così azzardato il call di Villain?
L’azione si fa interessante già dal preflop, dove Hero decide di appoggiarsi soltanto sull’apertura del BTN. In questo caso, a meno che non esista un flow davvero particolare tra i due giocatori, Villain può quasi escludere a priori le mani premium come QQ+ e AK. Con mani di questo tipo Hero avrebbe infatti contro-rilanciato.
Il flop con K carta alta e senza progetti non è male per una cbet da parte di Villain e, forse proprio per questo, Hero decide di fare un check/raise in bluff con la sua mano senza valore di showdown. In realtà questa giocata presenta un problema importante: Hero non può rappresentare molte mani di valore.
Ci si può infatti aspettare che Hero faccia solo call al flop se dovesse avere un K, mentre i set si limitano a 6 combinazioni di 77 e 33, visto che in seguito all’azione preflop un top set non fa parte del suo range. Anche le doppie coppie, su un board come questo, non sono una combinazione plausibile.
A questo punta Villain si deve interrogare sul range di Hero e, avendo anche un buon blocker per i set di 7, il call sembra l’opzione migliore. Oltretutto, Hero farebbe davvero check/raise con un set o si limiterebbe allo slowplay su un board del genere?
Il turn è un asso, la scary card per eccellenza. In realtà questo non fa molto parte del range di Hero e se Villain è abbastanza bravo da saperlo, non dovrebbe spaventarsi troppo. Inoltre, se anche Hero avesse deciso di giocare in check/raise una top pair al flop, l’asso dovrebbe rallentarlo e la sua puntata è a questo punto ancora più polarizzata. Per Villain, la scelta più consona è ancora una volta il call.
A questo punto il 2 al river non sposta affatto gli equilibri della mano e siccome Hero potrebbe comunque decidere di spingere in bluff (sfruttando ancora quello che pensava essere un buon turn), Villain può trovare abbastanza ragioni per fare l’ennesimo call.
Quando è il check/raise su board dry è comunque un’opzione
In certe condizioni tuttavia, un azione come la precedente potrebbe avere meriti da parte di Hero.
È questo il caso se ad esempio Villain è un giocatore inesperto o non troppo abile nella lettura del range degli avversari. I giocatori di questo tipo sono molti concentrati sulla propria mano e concentrarsi sul proprio range è spesso inutile.
Anche la propria immagine è importante: se si è percepiti come giocatori timidi, un check/raise avrà un discreto successo a priori su ogni tipo di texture.
Su un board dry la priorità è quindi quella di osservare il proprio avversario: se si tratta di un giocatore competente sarà necessario prestare molta attenzione con i propri check/raise, in caso contrario si rivelano invece una linea molto potente.