POT EQUITY E FOLD EQUITY

Ogni giocatore nel tempo acquisisce dimestichezza con il calcolo delle sue possibilità di vincita in una mano. Tuttavia, dovrà presto “fare i conti” con il valore atteso delle sue mosse. Ecco che sarà indispensabile rivedere il concetto di equity in una nuova forma.
L’equity viene suddivisa per comodità di studio in: fold equity (FE) e pot equity(PE).
 
Cos’è la pot-equity (PE)?
Nel gergo pokeristico,la PE è la porzione di piatto che appartiene almeno in teoria a un giocatore in un dato momento. In altre parole, mette in relazione il piatto totale con la possibilità di vincerlo, allo scopo di comprendere il valore della propria mano in denaro o chips.

Come si può calcolarla?
La pot equity si calcola attraverso una semplice formula:
(possibilità di vincita* piatto totale)/ 100.
 
Esempio:
Hero ha appena chiuso la sua scala al flop ma l’avversario insegue un flush draw.
Villain ha 9 outs per chiudere il suo progetto con una possibilità di vincita del 36% contro il restante 64%.
Se il piatto fosse di 60€, l’equity sarà di Hero sarà 38,4€,
 (60x64)/100= 38,4€
mentre quella di Villain 21,6€
(60x36/100)=21,6€ .

Se si finisse sempre in all-in sul flop, si verificherebbe uno scenario di vincita e perdita di questo tipo, pertanto Hero farebbe una scelta a valore atteso positivo.
Difatti, il calcolo della pot equità ha il grande vantaggio di correlarsi automaticamente al valore atteso.
 
Cos’è la fold equity (FE)?
La fold equity è la possibilità che l’avversario foldi la sua mano a seguito di una bet o un rilancio. Va da sé che il fold determinerà un guadagno per chi punta, pertanto, quando la fold equity è maggiore di zero, si va a sommare alla pot equity per determinare l’equity totale.
Equity = Pot equità + Fold equity
 
Come si calcola la FE?
Esistono diversi modi di calcolare la fold equity, alcuni davvero sofisticati ed estremamente matematici. In questa sede si  applicherà il calcolo che il giocatore di poker medio dovrebbe affrontare in un tempo accettabile durante le sue partite:
 
Probabilità che l’avversario foldi x (equità se oppo passa - equity se oppo chiama)

Il primo termine è una stima che il giocatore si trova a fare in base alle caratteristiche dell’avversario, della complessità del board e da come viene percepito.
Il secondo termine è l’insieme di due fattori: se l’avversario passa la sua mano, si ottiene subito un beneficio, se invece chiama, si deve calcolare l’equity del nuovo piatto nella nuova strada e poi effettuare una sottrazione tra i due.

Inizialmente i calcoli potranno sembrare complessi, ma con un pò di pratica e con l’aiuto dei software diventerà decisamente utile. Chiunque decida di fare un investimento deve sapere quant’è la sua percentuale di riuscita in quella situazione e secondo diversi scenari.
Se si hanno buone possibilità di riuscita allora è il momento giusto per puntare.
Nel poker, il momento giusto arriva per chi sa calcolare la propria equity.

 

Seguici