
Il mini-raise è una giocata fastidiosa, contro la quale è spesso difficile reagire in modo corretto. Ecco qualche consiglio per inserirlo nel proprio repertorio e mettere in difficoltà i propri avversari.
Cosa si intende per mini-raise
Per mini-raise (o min-raise) si intende un contro-rilancio minimo e può essere utilizzato sia preflop che postflop.
Si tratta di un rilancio difficile da interpretare e piuttosto fastidioso. Chi lo subisce riceve un ottimo prezzo per il call, ma non è comunque semplice chiamare con mani marginali quando il piatto potrebbe diventare enorme nelle strade successive.
Il mini-raise in bluff
Si tratta del raise più economico possibile e per questo rappresenta una interessante opportunità di bluff. Funziona particolarmente bene in quelle situazioni in cui il proprio avversario avrà difficilmente progetti ma piuttosto un range polarizzato tra mani molto forti e aria pura.
In uno spot di questo tipo è difficile per lui reagire con la parte debole del range, in quanto si tratta di mani senza equity che non possono fare call nonostante il buon prezzo ricevuto. Una situazione tipica si presenta quando si subisce una cbet su un board disconnesso: se il proprio avversario abusa della continuation bet non potrà fare altro che foldare spesso data la mancanza di progetti.
L’efficacia del min-raise è invece più limitata sui board ricchi di progetti: in questi casi il proprio avversario avrà più spesso l’equity sufficiente al call e si dovrebbe quindi propendere per una size più grossa.
Il mini-raise per valore
Offrendo un prezzo molto interessante al proprio avversario, tra tutti i raise è quello che in media subirà più call.
Per questo motivo può essere una buona idea utilizzarlo contro i giocatori più passivi quando si ha una mano forte ma non eccezionale. Questi potrebbero senza dubbio fare call con mani peggiori e quasi mai decidere di trasformarle in bluff. La size bassa servirebbe quindi a rendere il call più appetitoso anche alle mani di scarso valore.
Il mini-raise è anche una mossa in grado di infastidire molto i giocatori maniac e può essere il modo migliore di ingrossare un piatto contro di loro. Non è raro che giocatori di questo tipo prendano un rilancio minimo come una sorta di sfida e finiscano così con il fare errori molto banali.
La mini-5bet preflop
Di solito, con stack effettivi di 100 bui, in seguito ad una 4bet le opzioni più standard sono 2: push o fold.
Una 5bet che non sia all-in viene di solito evitata, in quanto a quel punto le chips investite nel piatto sarebbero così tante che fare fold in caso di 6bet all-in diventa un vero e proprio errore matematico a prescindere dalla propria mano.
Proprio per questo motivo alcuni giocatori percepiscono una linea di questo tipo come segno di forza estrema e finiscono con il fare qualche fold extra. Contro avversari del genere non è una cattiva idea usarla di frequente, a patto che si faccia sempre call in caso di all-in.
Se un giocatore fosse disposto a chiamare un all-in preflop con JJ ma in seguito ad una mini 5bet si insospettisse a tal punto da trovare un fold, utilizzarla come linea standard sarebbe un’ottima idea anche con mani forti come AK.
Il mini-raise viene spesso utilizzato dai giocatori ricreativi ma non per questo è una linea da escludere a priori. Come di frequente capita nel poker, nessuna opzione andrebbe bocciata a priori.