IL RAKEBACK GRINDING

La rakeback è molto importante quando si gioca a poker per profitto e non solo per divertimento. Esistono persino alcuni giocatori che si concentrano solo su questa: i “rakeback grinders”. Ecco come fanno.

 

Cosa è la rakeback
Le poker rooms, per ottenere profitto dall’offerta di gioco e pagare i contributi allo stato in cui operano, sono obbligate ad applicare una piccola tassa ai giocatori. Si tratta della rake.

Questa viene raccolta al momento del buy-in nelle partite a modalità torneo o alla fine di ogni mano nelle partite cash game.

Per invogliare il traffico sui loro siti, quasi tutte le case di gioco premiano i clienti più attivi restituendo loro parte della rake che hanno pagato. Questa quantità di denaro viene comunemente chiamata rakeback ed è in genere direttamente proporzionale al volume di gioco generato.

Cosa è un rakeback grinder
Alcuni giocatori decidono di basare la maggior parte del loro profitto proprio sulla rakeback e vengono quindi chiamati “rakeback grinders”.

L’obbiettivo di un giocatore di questo tipo è quello di generare più volume possibile, cercando di ricevere la maggior quantità di rakeback garantita dalla poker room senza curarsi troppo del profitto al tavolo.

In genere un rakeback grinder ha win rate atteso molto basso, a volte persino di poco inferiore a 0 bb/100. Questo viene compensato dai bonus, che possono raggiungere cifre davvero interessanti in certi casi.

Si supponga ad esempio di avere un deal che garantisca una rakeback del 50%. Se si generassero in media 3.000€ di rake al mese (cifra mediocre per un rakeback grinder), si otterrebbero 1.500€ di bonus ogni mese.

I pregi del rakeback grinding
La quantità di rake generata dipende soltanto dal numero di mani che si riescono a giocare e non è pertanto soggetta a varianza.

Il guadagno dei rakeback grinders è quindi più costante rispetto a quello dei giocatori che generano meno volume, fattore che può avere grossi benefici sul punto di vista del mindset. Una sicurezza economica maggiore può infatti aiutare a prendere i brutti colpi con maggiore serenità.

Siccome la quasi totalità del profitto proviene dalla rakeback, chi opta per questa scelta può permettersi qualche piccolo errore in più senza che questo abbia un grosso impatto sul guadagno finale.

I rakeback grinders migliori riescono a tenere bb/100 leggermente positivi nonostante volumi di gioco mostruosi e annoverano tra i loro ranghi alcuni dei giocatori che guadagnano di più nel poker online.

I difetti del rakeback grinding
La stabilità e i pregi del rakeback grinding presentano comunque un conto piuttosto salato.

Per generare il volume sufficiente a raggiungere il top della rakeback è necessario giocare diverse ore al giorno, a prescindere dalla propria voglia di sedersi al tavolo.

Usando questo approccio il poker è un’attività piuttosto monotona ed è necessaria molta disciplina per raggiungere i propri obbiettivi. Il tempo in cui si è forzati davanti al computer può farsi molto stressante, specie quando la varianza colpisce.

Quando inoltre ci si concentra solo sul volume è difficile migliorare come giocatori e vi è sempre il rischio di rimanere indietro rispetto al field nel quale si gioca se non si lascia abbastanza tempo per lo studio.

Infine, si è sempre in balia dei capricci del mercato e della poker room. Non c’è nessuna garanzia che l’offerta di rakeback resterà sempre la stessa, con il rischio di perdere parte del proprio profitto da un momento all’altro.

Come in tanti altri aspetti del poker, anche il modo di fare profitto è una scelta del tutto soggettiva. In base alle proprie caratteristiche personali alcuni giocatori potrebbero trarre molti benefici dal rakeback grinding, ma si tratta di una decisione che va presa con calma dopo averne valutato tutti i pro e i contro.

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