LINEE GUIDA PER GESTIRE UNA TOP PAIR

Nel poker è sempre piacevole trovarsi al flop con una top pair, ma la mano è tutt’altro che finita. Ecco qualche consiglio per gestire al meglio questo punto.

 

Non tutte le top pair sono uguali
Avere una top pair di K su flop Kh7c2d è diverso rispetto all’avere una coppia di 8 su board 8c5s2d.

La diffrenza risiede principalmente nell’equity media che queste mani hanno contro il range tipico del proprio avversario.

Quando si ha una top pair alta su un board disconnesso, si è infatti di solito in una situazione “molto avanti o molto indietro”. In altre parole sarà difficile per il turn o per il river ribaltare l’esito della mano.

Se invece si ha una top pair bassa ogni overcard può fornire al proprio avversario una coppia migliore, rendendo la mano nel complesso più vulnerabile.

È importante tenere a mente questo concetto quando si deve decidere se fare una cbet o meno: le top pair basse hanno più bisogno di protezione, al contrario di quelle alte che possono essere checkate più spesso.

Attenzione al kicker
Quando si ha una coppia (top pair o meno), il kicker è un fattore da non sottovalutare.

Una scarsa considerazione del kicker è alla base degli errori di molti giocatori occasionali ed è per questo che merita partcolare attenzione.

Il kicker è utile soprattutto nelle situazioni in cui il proprio avversario può avere diverse combinazioni di top pair nel range. Ne sono in genere il miglior esempio le top pair all’asso: si tratta del tipo di mano più giocato e in diverse situazioni tutte le mani da A2 ad AK fanno parte dei range nel colpo.

Il kicker di una top pair è invece più trascurabile quando il proprio avversario ha un range molto polarizzato. Se ad esempio ci si aspetta che il proprio avversario faccia raise al river soltanto con mani migliori di doppia coppia e diversi bluff, il kicker non ha alcuna importanza: non vi è il rischio di scontrarsi con un’altra top pair.

Il tipo di board
Ritrovarsi su un board connesso o su uno disconnesso ha un impatto molto forte sul proprio piano di gioco e questo è vero anche per quanto riguarda le top pairs.

Quando il board è ricco di progetti è lecito aspettarsi un range di call molto ampio da parte dei propri avversari ed è quindi possibile effettuare una cbet con frequenza maggiore.

Su board particolarmente dry è invece più difficile ricevere azione da mani peggiori (soprattutto quando il proprio kicker non è eccezionale) ed è a volte una buona idea introdurre qualche check. In questo modo si dà al proprio avversario la chance di centrare una mano peggiore oppure di lasciarlo bluffare.

Il tipo di avversario
Come sempre nel poker, il giocatore che si sta affrontando ha un ruolo di primo piano nelle proprie decisioni.

Quando si ha a che fare con una calling station è consigliato giocare le proprie top pair in modo molto aggressivo, in quanto è possibile estrarre valore da un gran numero di mani peggiori. L’importante è non cadere in trappola quando questi effettuano un controrilancio: si tratta quasi sempre di una mano migliore e il fold dovrebbe essere preso in seria considerazione.

Contro avversari più aggressivi è invece essenziale valutare se una puntata sia in effetti il modo migliore di prendere valore. Giocatori di questo tipo tendono infatti a puntare molto spesso quando fiutano debolezza e per questo motivo possono venire intrappolati con un check.

Top pair è un punto sicuramente profittevole nel NLHE, ma ciò non significa che sia sempre da difendere o giocare in modo aggressivo. Le variabili da considerare sono diverse e la soluzione migliore potrebbe non essere la più ovvia.

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