In questa mano di NL25 Hero realizza il suo progetto di colore al turn quando l’action si fa piuttosto calda. Segui il suo thinking process strada per strada.
Cash Game 6-max, NL25
UTG – OPPO 1 – (27€)
MP – OPPO 2 – (21.5€)
CO – OPPO 3 – (38€)
BTN – Villain – (25€)
SB – OPPO 4 – (18.75€)
BB – Hero – (54€)
Hero ha AsTh. Villain è un regular medio del livello, piuttosto ABC.
**Preflop**
UTG folds, MP folds, CO folds, Villain raises to 0.50€, SB folds, Hero calls 0.25€.(POT: 0.60€)
**Flop**
Js6sJc
Hero checks, Villain checks. (POT: 0.60€)
**Turn**
9s
Hero bets 0.40€, Villain calls 0.40€. (POT: 1.40€)
**River**
4c
Hero bets 2.30€, Villain folds. Hero wins the pot.
Preflop
Tutti I giocatori al tavolo fanno fold, fino a Villain dal BTN che decide di aprire x2. Questa size di apertura può essere degna di nota in certe situazioni, ma molti regulars la utilizzano come standard per questa posizione e quindi non fornisce particolari informazioni.
Con AT offsuit dal BB, Hero potrebbe sia limitarsi al call che effettuare un controrilancio. In questo caso opta per la scelta conservativa del call e l’azione arriva al flop.
Flop
Su un flop pareggiato Hero si aspetta molte cbet da parte di Villain e con l’asso di picche il check/call sembra un buon piano.
Villain tuttavia opta per un check, che senza informazioni particolari rappresenta di solito una mano media con valore di showdown. Si tratta infatti di un flop sul quale è lecito aspettarsi molte cbet da parte di quelle mani che non hanno chance di vincere il pot.
È possibile che Villain stia facendo uno slowplay con un tris o persino un fullhouse, ma senza history o informazioni particolari non è così scontato.
Il range di Villain è quindi costituito principalmente da coppie (comprese le overpairs) o assi forti come AK e AQ. Non è comunque da escludere a priori che abbia direttamente rinunciato al colpo con una mano terribile.
Turn
Il turn chiude colore, ma si tratta di un punto che difficilmente può essere attribuito a Villain dopo la sua condotta al flop.
Peggiorando di fatto la forza relativa delle coppie del range di Villain, questa può anzi fornire ad Hero una buona opportunità di bluff. Grazie all’asso di picche, l’efficacia del suo bluff viene incrementata anche da una certa dose di equity.
Hero decide così di puntare 2/3 piatto e quando Villain decide di fare call il suo range non è troppo differente dal flop: comprende ancora diverse coppie medie e qualche asso forte con kicker a picche. Un floating puro è probabilmente da escludere.
River
Si tratta di una carta del tutto ininfluente e a questo punto Hero ha probabilmente la mano peggiore.
L’unico modo che ha di vincere il piatto è quindi un bluff, ma è un’opzione da valutare molto attentamente.
Se Villain ha deciso di giocare in questo modo una mano di valore medio potrebbe essere propenso al call su una puntata standard, consapevole della debolezza da lui mostrata fino a questo momento.
Se una linea standard ha scarse probabilità di successo, Hero deve quindi pensare fuori dagli schemi per vincere questo piatto.
È palese che Villain abbia un bluffcatcher e che difficilmente possa avere colore, tris o un fullhouse. Si tratta però di mani che fanno parte del range di Hero e che lui potrebbe quindi rappresentare.
Hero decide così di effettuare un’overbet pari a 1 pot e mezzo, applicando massima pressione ai bluffcatchers di Villain. Quest’ultimo era probabilmente disposto a fare call su una puntata standard, ma l’overbet lo mette in una situazione molto difficile e finisce con il fare fold.
L’overbet di Hero ha funzionato per due motivi principali:
- Villain aveva difficilmente una mano molto forte
- la linea di Hero era coerente con una di queste
Quando si pianifica un bluff (su una o più strade) la size è uno dei fattori più importanti. Molto spesso è proprio questa a decretare il successo o il fallimento dello stesso.