LA 3BET CONTRO I GIOCATORI OCCASIONALI

I giocatori inesperti sono la principale fonte di profitto al tavolo ed è importante sapere come affrontarli sin dal preflop. Ecco qualche linea guida sulle 3bet.

 

La 3bet per valore
Come si può facilmente immaginare, la 3bet contro i giocatori occasionali viene di sotto effettuata per valore. Lo scopo è chiaro: venire chiamati da una mano peggiore, possibilmente dominata, generando un pot grande sin dal flop.

Molti giocatori conoscono l’importanza della 3bet per valore contro i giocatori più inesperti, ma tendono comunque ad effettuarla con un range troppo tight.

Il range di 3bet per valore non è infatti statico: questo andrebbe calibrato a seconda della quantità di call che ci si aspetta di ricevere.

Se ci si aspetta che il proprio avversario andrà a chiamare una 3bet con mani come Q7 suited, anche mani come QJ e QT possono diventare una 3bet per valore legittima.

È necessario sconfiggere la paura di venire chiamati e mancare il flop. Fintanto che il proprio range è più forte di quello del proprio avversario, il solo giocare piatti più grandi è +EV sul lungo periodo.

La 3bet per isolation
Alcuni giocatori occasionali hanno leak così gravi che a volte è profittevole effettuare una 3bet anche se ci sono buone possibilità di avere la mano peggiore.

Ne sono un esempio quei giocatori che chiamano sempre preflop per poi giocare fit or fold postflop. In questo caso non ha importanza la propria mano, in quanto si vinceranno la maggior parte dei piatti già al flop senza showdown.

Anche un giocatore calling station potrebbe essere 3bettato con frequenze molto alte al solo scopo di isolarsi. In questo caso il proprio obbiettivo sarà quello di centrare qualche sorta di showdown value per poi estrarre il massimo valore con puntate importanti.

Si tratta di una strategia molto efficace soprattutto nei tavoli più duri, dove il valore di isolarsi con il giocatore occasionale assume una notevole importanza.

La size di 3bet
Quando si ha a che fare con giocatori alle prime armi la dimensione dei propri controrilanci dovrebbe essere molto dinamica.

Se si ha una mano premium di solito il proprio obbiettivo dovrebbe essere quello di ingrossare il più possibile il pot sin dall’inizio.

Siccome questi avversari sono piuttosto “inelastici” alle size di 3bet, l’ideale è di solito effettuare un controrilancio molto corposo, anche 4 o 5 volte la loro apertura. Alcuni giocatori sono così indifferenti alla size preflop che persino una 3bet più grande di queste ha le stesse chance di ricevere call.

Una 3bet più piccola dello standard può invece essere l’ideale quando lo scopo principale del controrilancio non è estrarre valore bensì isolarsi. Ne sono un esempio le 3bet contro le calling stations con mani medie: il proprio obbiettivo è arrivare al flop heads-up piuttosto che ingrossare il piatto, scopo facile da raggiungere anche con una semplice 3bet x2 sulla loro apertura.

L’importanza della posizione
Nonostante la propria edge postflop contro un giocatore inesperto sia molto alta, la posizione ha ancora un ruolo detereminante nelle proprie scelte.

Quando ci si trova fuori posizione sarà più difficile controllare l’entità del piatto e le proprie Reverse Implied Odds saranno maggiori.

Per questo motivo il proprio range di 3bet dai bui dovrebbe essere molto più tight rispetto a quanto non lo sia in posizione. Il proprio obbiettivo è ancora quello di estrarre valore, ma sarà necessario un avere un vantaggio di range ancora più importante per evitare costosi errori.

Una buona strategia di 3bet si rivela quindi il modo più efficace per estrarre valore da questi particolari avversari. Ciò comporta un aumento in termini di varianza, ma lo stesso vale per il proprio guadagno sul lungo periodo.

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