Quando si ha un suited connector, il contro-rilancio non è certo la prima opzione che balza in mente. Esistono tuttavia situazioni in cui questa si rivela una scelta interessante.
Quando il coldcall non è più l’ideale
Considerando che i suited connectors danno il meglio nei piatti piccoli, sembrerebbe a prima vista che il coldcall sia il modo migliore di giocare le mani di questo tipo: si tiene il pot basso e si riesce a vedere il flop al prezzo più economico possibile.
In realtà ciò non è sempre possibile. Si pensi ad esempio a quelle situazioni in cui alla propria sinistra siede un giocatore con squeeze molto alto. In questi casi il coldcall non garantirebbe il controllo dell’entità del piatto ma anzi, finirebbe più spesso per crearne uno grosso da una posizione di svantaggio.
In situazioni di questo tipo, potrebbe essere il caso di trovare una soluzione alternativa al coldcall.
La 3bet in bluff
Ammesso che il proprio avversario foldi abbastanza spesso nel preflop, i suited connectors possono rappresentare una buona 3bet in bluff.
Sebbene manchino di blockers, risultano difficilmente dominati dai range chiusi e per questo non vi è da preoccuparsi troppo anche in caso di call.
La facilità con la quale queste mani si ritrovano ad avere un progetto sul board, garantisce inoltre molte possibilità di procedere con l’azione aggressiva anche nel postflop.
La 3bet in bluff con suited connector funziona meglio quando si ha posizione, mentre dai bui non è raro ritrovarsi in situazioni scomode postflop. Mani di questo tipo si ritroveranno infatti spesso a centrare coppie medie, non semplici da gestire quando ci si trova fuori posizione in un piatto grande.
La 3bet per isolation
A volte ciò che rende una 3bet preflop la scelta migliore rispetto ad un coldcall non è tanto la presenza di uno squeezer quanto la necessità di isolarsi con un giocatore occasionale.
Il coldcall ha infatti anche l’effetto secondario di “invitare” nel piatto gli altri giocatori al tavolo, opzione di cui si vorrebbe fare volentieri a meno se questi sono tutti reg e il giocatore che ha aperto è l’unico occasionale nella partita.
Lo scopo della 3bet in questo caso è quella di estromettere gli altri giocatori e garantirsi una mano Heads-Up con il proprio bersaglio, cercando di vincere le sue chips prima che lo faccia qualcun altro.
In questo caso la 3bet non è ben definibile tra valore o bluff, ma è soltanto un modo per massimizzare le proprie chance di profitto.
La size di una 3bet per isolation può esssere anche molto bassa: in genere basta un x2 sull’apertura per ottenere il fold di tutti gli altri giocatori non coinvolti nella mano.
Come per il bluff, anche questo tipo di 3bet andrebbe prediletta in posizione quando si ha un suited connector, per avere un controllo migliore del piatto.
Tutte queste considerazioni dimostrano come i suited connectors siano mani molto versatili, che possano essere utilizzate in molti modi diversi a seconda della situazione e delle dinamiche al tavolo. Un gioco troppo ABC, renderebbe ciechi a queste profittevoli opzioni.