
Nel poker la posizione è potere, in certe situazioni conta più delle proprie carte. In genere, più è grande lo stack, più grande è il vantaggio di parlare per ultimi. Nel cash game, dove di solito gli stacks sono profondi, il bottone assume quindi un ruolo essenziale.
Ma, nello specifico, perché il bottone è così importante?
I giocatori inesperti tendono a sottovalutare la forza del bottone, trattandolo spesso in maniera simile al cutoff e raggruppando entrambe le posizioni in una più generica “late positions”. Tuttavia, la differenza è enorme: un giocatore aggressivo alla propria sinistra può rivelarsi davvero problematico quando ci si trova sul cutoff, mentre da bottone questo problema non può porsi, perchè su tale giocatore (che agirebbe da SB o BB) il bottone avrà posizione postflop.
Con la certezza di avere posizione dopo il flop si possono aprire più mani, e generalmente difenderle più spesso di fronte alle 3bet.
Giocare più loose
a. Lo steal
Il primo passo da compiere per migliorare il proprio gioco da bottone è quello di giocare più loose.
Il bottone dovrebbe essere di gran lunga la posizione più giocata e la maggior parte dei giocatori vincenti dovrebbe aprire con una frequenza tanto più alta quanto più i bui sono chiusi. Se si apre meno del 30% delle mani dal bottone, si consiglia di rivedere il proprio gioco, poichè tale frequenza è mediamente più alta in un giocatore che è consapevole delle sue abilità postflop e che ha sufficientemente studiato i blinds prima di agire. Inoltre, la percentuale di apertura dal bottone dovrebbe sempre superare quella delle altre posizioni.
Il bottone dovrebbe essere di gran lunga la posizione più giocata e la maggior parte dei giocatori vincenti dovrebbe aprire con una frequenza tanto più alta quanto più i bui sono chiusi. Se si apre meno del 30% delle mani dal bottone, si consiglia di rivedere il proprio gioco, poichè tale frequenza è mediamente più alta in un giocatore che è consapevole delle sue abilità postflop e che ha sufficientemente studiato i blinds prima di agire. Inoltre, la percentuale di apertura dal bottone dovrebbe sempre superare quella delle altre posizioni.
b. Il cold call su open-raise altrui
Oltre al proprio range di apertura si può allargare il range con cui chiamare i rilanci altrui. Per farlo si possono introdurre tutte quelle mani con una buona giocabilità postflop che non sono così forti da poter essere 3bettate per valore. Ne sono un classico esempio i suited connectors.
Adattarsi ai bui
Il furto dei bui è alla base di ogni solida strategia nel cash game. Prima di decidere come gestire il proprio bottone è quindi importante concentrarsi sui giocatori che si trovano nei bui. La prima cosa da guardare è la loro tendenza a difendere i blinds: contro giocatori che foldano troppo spesso gli steals (in genere >75%) si può aprire persino qualsiasi mano.
In questo caso i bui che si riescono a rubare ripagano ampiamente quelle volte in cui si incontra resistenza e si è costretti a foldare preflop a fronte di una 3bet o postflop.
Al contrario, di fronte ad avversari più aggressivi si dovrebbe giocare più tight o implementare un range di 4bet bluff, in modo da non ritrovarsi a foldare troppo spesso le proprie mani deboli.
Le 3bet dal bottone
I vantaggi della posizione non finiscono qui: si può infatti anche 3bettare più loose, con un range di mani che varia a seconda del giocatore 3bettato. Contro giocatori inesperti e passivi che tendono a chiamare spesso le 3bet si useranno mani in grado di fare buone top pair come le broadways.
Si possono invece usare alcune mani di scarso valore per 3bettare in bluff contro quei giocatori remissivi che evitano di giocare grossi piatti fuori posizione e foldano spesso ai controrilanci.
Modificare la size di apertura
La maggior parte dei regulars apre da bottone una size più piccola del normale, di solito x2 o x2,5. Questa scelta è ragionevole quando vi sono dei giocatori aggressivi sui bui con un’alta frequenza di 3bet, consentendo all’original raiser di perdere meno quelle volte in cui si vede costretto a foldare le mani più deboli.
Tuttavia, se vi sono giocatori deboli e passivi sui bui, una size più grande è spesso preferibile. Questi avversari tendono a chiamare troppo spesso con mani di basso valore, trovandosi così in situazioni scomode dopo il flop. In questo caso maggiore è il rilancio che si effettua prima del flop, maggiore è il profitto che generalmente si riesce a fare vincendo la mano nel postflop. Contro il bersaglio giusto sul grande buio si può raramente aprire x4 o più prima del flop; il concetto è quello di far pagare all’avversario tutto l’importo che egli è disposto a introdurre nel piatto.
La posizione nel poker è uno dei principali spartiacque che distingue un giocatore esperto da uno occasionale. Il bottone è la posizione più profittevole in assoluto ed è quindi importante riuscire a massimizzare il proprio winrate cogliendo ogni occasione favorevole.
Adattarsi ai bui
Il furto dei bui è alla base di ogni solida strategia nel cash game. Prima di decidere come gestire il proprio bottone è quindi importante concentrarsi sui giocatori che si trovano nei bui. La prima cosa da guardare è la loro tendenza a difendere i blinds: contro giocatori che foldano troppo spesso gli steals (in genere >75%) si può aprire persino qualsiasi mano.
In questo caso i bui che si riescono a rubare ripagano ampiamente quelle volte in cui si incontra resistenza e si è costretti a foldare preflop a fronte di una 3bet o postflop.
Al contrario, di fronte ad avversari più aggressivi si dovrebbe giocare più tight o implementare un range di 4bet bluff, in modo da non ritrovarsi a foldare troppo spesso le proprie mani deboli.
Le 3bet dal bottone
I vantaggi della posizione non finiscono qui: si può infatti anche 3bettare più loose, con un range di mani che varia a seconda del giocatore 3bettato. Contro giocatori inesperti e passivi che tendono a chiamare spesso le 3bet si useranno mani in grado di fare buone top pair come le broadways.
Si possono invece usare alcune mani di scarso valore per 3bettare in bluff contro quei giocatori remissivi che evitano di giocare grossi piatti fuori posizione e foldano spesso ai controrilanci.
Modificare la size di apertura
La maggior parte dei regulars apre da bottone una size più piccola del normale, di solito x2 o x2,5. Questa scelta è ragionevole quando vi sono dei giocatori aggressivi sui bui con un’alta frequenza di 3bet, consentendo all’original raiser di perdere meno quelle volte in cui si vede costretto a foldare le mani più deboli.
Tuttavia, se vi sono giocatori deboli e passivi sui bui, una size più grande è spesso preferibile. Questi avversari tendono a chiamare troppo spesso con mani di basso valore, trovandosi così in situazioni scomode dopo il flop. In questo caso maggiore è il rilancio che si effettua prima del flop, maggiore è il profitto che generalmente si riesce a fare vincendo la mano nel postflop. Contro il bersaglio giusto sul grande buio si può raramente aprire x4 o più prima del flop; il concetto è quello di far pagare all’avversario tutto l’importo che egli è disposto a introdurre nel piatto.
La posizione nel poker è uno dei principali spartiacque che distingue un giocatore esperto da uno occasionale. Il bottone è la posizione più profittevole in assoluto ed è quindi importante riuscire a massimizzare il proprio winrate cogliendo ogni occasione favorevole.