Capita spesso di puntare in modo istintivo, senza chiedersi più di tanto cosa questo comporti. In realtà una maggiore comprensione di questa azione può aiutare nella lettura dei range e nella gestione del piatto. Ecco come.
Effetti principali di una puntata
La conseguenza principale di una puntata è anche ciò che rende un gioco aggressivo così profittevole: si ha la possibilità di vincere il piatto subito, negando così all’avversario di realizzare la propria equity (o di vedere lo showdown).
Questo beneficio è particolarmente evidente quando si punta per protection al flop, nella speranza che il proprio avversario faccia fold con una mano peggiore ma con buone chance di migliorare.
Tuttavia, se questi non dovesse fare fold, gli effetti di una puntata sarebbero due:
- aumenterebbe la dimensione del piatto
- il range del proprio avversario si restringerebbe
Come facile immaginare, la dimensione di una puntata ha un ruolo di primo piano quando se ne vogliono valutare gli effetti.
Effetti di una puntata piccola
Supponendo ad esempio di utilizzare una bet size molto piccola, ad esempio di 1/3 o 1/4 pot, si otterranno conseguenze del tutto particolari.
In primo luogo è più difficile ricevere fold da parte del propro avversario e in caso di call il suo range non ne uscirà poi così ristretto.
A seconda della tipologia di giocatore con cui si ha a che fare, una bet piccola può effetti opposti:
- aiuta a tenere sotto controllo la dimensione del pot contro i giocatori passivi, che difficilmente faranno raise
- induce al raise in bluff i giocatori più aggressivi, che leggeranno questa size di puntata come debole
Una puntata piccola è inoltre in grado di fornire molte informazioni sul range avversario. Nel caso in cui egli si limiti al call sui board più connessi, risulterà infatti piuttosto cappato su mani medio-deboli. Sia comunque chiaro che ottenere informazioni non è tanto un motivo per effettuare una piccola puntata, ma piuttosto ne è una sua conseguenza.
Effetti di una puntata grossa
Che dire invece di una puntata molto grande, ad esempio un’overbet pari a 1 pot e mezzo o persino due volte il piatto?
In questo caso la fold equity è massima e ci si può aspettare un range di difesa davvero molto stretto dalla maggior parte dei propri avversari.
L’alta frequenza di fold rende questa puntata l’ideale quando si è piuttosto sicuri che il proprio avversario abbia una mano media, la quale potrebbe fare call solo su una size standard.
Se non si hanno troppe informazioni sul range dell’avversario si tratta tuttavia di una linea molto rischiosa e spesso ingiustificata. Specie quando si ha a che fare con un range largo, utilizzare una size standard per i propri bluff si rivela una scelta più efficiente.
L’overbet può anche essere un modo per ingrandire in fretta un piatto quando si ha una mano di grande valore, ma è necessario essere contro un giocatore piuttosto curioso o almeno essere certi che il proprio avversario abbia una mano difficile da abbandonare.
Comprendere a fondo il funzionamento delle puntate nel poker è quindi il modo migliore per evitare gli errori ed estrarre il massimo da ogni situazione, cercando di non essere mai troppo inflessibili quando si parla di bet sizing.