Quando si parla di tilt il pensiero vola subito a sfuriate e scoppi d’ira improvvisi. In realtà non è sempre così e spesso il problema più grave è proprio quello che non si vede.
Cosa è il tilt
Un errore comune è quello di identificare il tilt con uno stato emotivo esplosivo, in seguito al quale si inizia a “gettare” uno stack al vento dopo l’altro.
In realtà questo è solo un tipo di tilt, ma ne esistono molti altri.
Si può infatti dire di essere sotto l’effetto del tilt ogni qual volta si prendono decisioni diverse da quelle che si prenderebbero in uno stato mentale ottimale. Un gioco iper-aggressivo o troppo loose è quindi solo una delle tante sfaccettature che il tilt può assumere, senza dubbio la più palese ma non per questo l’unica degna di nota.
A volte il tilt è più subdolo e non è facile da riconoscere. È questo il caso del tilt passivo e di quello tight.
Il tilt passivo
Come suggerisce il termine un tilt passivo si ripercuote sulla passività di un giocatore, che in questo caso tende ad aumentare.
Un giocatore sotto l’effetto di questo tilt non premerà il grilletto quando serve e cercherà solo di realizzare punti forti senza mai lottare per vincere piatti uncontested.
Questo tipo di tilt nasce da un umore piuttosto abbattuto e chi ne è afflitto dà la sensazione di essere in balia degli eventi al tavolo.
Non è semplice da riconoscere in quanto a differenza del tilt più esplosivo, questo non arreca grossi danni nell’immediato. Tuttavia, se non viene individuato tende a protrarsi per periodi di tempo piuttosto lunghi e nel complesso risulta quindi molto costoso.
Tilt tight
Può sembrare strano pensare ad un gioco tight come segno di tilt, ma in alcuni casi può essere proprio così.
Un po’ come per il tilt passivo anche quello tight passa spesso inosservato, in quanto si tratta di profitto mancato piuttosto che di errori clamorosi.
Un giocatore in questo stato mentale tenderà a foldare più spesso sia preflop che postflop, in genere a causa di un atteggiamento pessimista o per paura di perdere troppo.
In realtà questo atteggiamento significa rinunciare a situazioni potenzialmente profittevoli, con un costo in termini di bb/100 importante sul lungo periodo.
Come contrastare questi tipi di tilt
Un po’ come per le altre tipologie di tilt, il primo passo per trovare una soluzione è riconoscere di avere un problema.
Una volta appurato ciò è importante trovarne la causa, che può essere delle più svariate. In genere questi tilt sono causati da un periodo di varianza negativa più o meno prolungato, oppure da momenti difficili nella vita di tutti i giorni.
Un buon modo di affrontare questi periodi in attesa di risolvere il proprio problema è quello di dimunuire il numero di tavoli giocati. In questo modo si aumenta il tempo a disposizione per le proprie decisioni ed è più semplice tenere alta la qualità del proprio gioco.
Un’analisi costante delle proprie prestazioni al tavolo è il modo migliore di indivuduare i tipi di tilt più “nascosti”, in modo da agire in fretta e limitarne i danni.