L’Heads-Up Display (HUD) è uno degli strumenti più importanti a propria disposizione quando si gioca a poker. Tuttavia questo viene spesso utilizzato in modo incorretto e ciò può portare a costosi errori. Ecco qualche linea guida per evitare i più comuni.
Cosa è un HUD e come funziona
L’Heads-Up Display è un’utile finestra che viene visualizzata sul tavolo quando si utilizzano software di supporto come Hold’em Manager e Poker Tracker.
Questa contiene una serie di valori (detti anche “statistiche”) che danno informazioni utili sul gioco dei propri avversari, basandosi sulle frequenze che questi hanno tenuto in passato ai tavoli giocati insieme.
Queste statistiche non sono altro che il risultato di una media su tutte le mani che si sono viste giocare da un certo avversario, a prescindere dalle singole dinamiche.
In questo modo è quindi possibile vedere se un certo avversario ha fatto molti fold alle cbet in passato, oppure se ha la tendenza a puntare spesso flop e turn per poi arrendersi al river. Questo e molto altro ancora.
Prevenire gli errori più comuni
Sebbene l’Heads-Up Display sia uno strumento di indubbia utilità presenta anche diversi problemi, quasi tutti derivanti da un utilizzo improprio dello stesso.
Innanzitutto è importante assicurarsi di conoscere alla perfezione le statistiche mostrate su di esso e cosa effettivamente rappresentano. Non vi è niente di peggio che giustificare una decisione complessa basandosi sul valore sbagliato.
È inoltrre essenziale distinguere la tendenza generica di un giocatore da ciò che ci si può aspettare nei singoli spot.
Se ad esempio si sa che un giocatore ha effettuato una continuation bet nel 60% dei casi in un certo numero di mani, ciò non significa che questa tendenza venga rispettata in dinamiche più particolari. Non è infatti raro che la frequenza di cbet tenda ad essere differente a seconda del board o dell’action avvenuta nel preflop. Lo stesso vale per la maggior parte delle statistiche.
L’influenza dell’history
Quando si giocano molte mani con lo stesso giocatore, si viene a creare quella che si chiama history. Questa è costituita da tutte le mani giocate in passato, che in un modo o nell’altro possono avere rivelato parte del proprio modo di giocare al proprio avversario (e vice versa).
In presenza di history molto lunga con un certo giocatore, le statistiche che si hanno su di lui potrebbero rivelarsi del tutto inutili.
Questo perchè i propri avversari non sono dei robot e cercheranno sempre di sfruttare l’exploitation laddove ne individuino la possibilità, cercando allo stesso tempo di prendere i dovuti contro-aggiustamenti per proteggere il proprio gioco.
Si supponga ad esempio di essere contro un avversario con fold alle cbet del 70%. Si tratta di una tendenza molto semplice da sfruttare, punibile semplicemente aumentando la propria frequenza di cbet. Tuttavia è del tutto probabile che dopo qualche tempo il proprio avversario si accorga di questo aggiustamento e cerchi quindi di correre ai ripari, magari foldando meno del solito.
In una situazione di questo tipo continuare ad utilizzare la cbet con una frequenza elevata non solo è del tutto inutile ma può persino rivelarsi dannoso.
L’HUD è quindi uno strumento molto utile, ma che può rivelarsi una lama a doppio taglio se usato con leggerezza. Questo dovrebbe essere visto di solito come un aiuto nelle decisioni più al limite e non come unica giustificazione a scelte marginali.