In questa mano di NL25 Hero ha commesso un errore. Riesci a riconoscerlo? Leggi il suo thinking process e cerca di individuarlo. Alla fine dell’articolo troverai la soluzione.
Cash Game 6-max, NL25
UTG – OPPO 1 – (25€)
MP – OPPO 2 – (15€)
CO – OPPO 3 – (33€)
BTN – OPPO 4 – (27€)
SB – Villain – (25€)
BB – Hero – (25€)
Hero ha 4s6s.
**Preflop**
UTG folds, MP folds, CO folds, BTN folds, Villain raises to 0.75€, Hero calls 0.50€ (POT: 1.50€)
**Flop**
4h5h8d
Villain bets 1€, Hero calls 1€ (POT: 3.50€)
**Turn**
Js
Villain bets 2€, Hero calls 2€ (POT: 7.50€)
**River**
Ks
Villain checks, Hero bets 10€, Villain calls 10€ (POT: 27.50€)
**Showdown**
Villain mostra AdJd e vince il piatto.
Informazioni su Villain
Si tratta di un regular capace del livello, con range di apertura 25% dallo SB. Il suo fold alle 3bet è del 50% e il suo 4bet range 5,5%. È un giocatore piuttosto aggressivo, con frequenze di cbet 70-60-55 sulle varie strade.
Il suo WTSD è pari al 24%.
Il thinking process di Hero
Dopo il fold generale e l’apertura dello SB, Hero deve decidere il modo di gestire una mano marginale come 4-6s.
Contro un avversario più arrendevole nel preflop, una 3bet in bluff sembrerebbe un’opzione allettante. Tuttavia questo giocatore sembra piuttosto combattivo e in una dinamica come questa ci si può aspettare una 4bet con alta frequenza.
Il call sembra quindi la scelta migliore: i suited connectors 1-gap hanno una giocabilità accettabile postflop e dal BB Hero avrà il vantaggio posizionale, oltre ad uno “sconto” per giocare.
Il flop non è dei peggiori, regalando ad Hero una bottom pair ed un progetto di scala a incastro. Villain è un giocatore dalla cbet molto alta e per questo motivo Hero decide di limitarsi al call sulla sua cbet. È questo infatti il modo migliore per tenere più largo possibile il range del suo avversario.
Il turn è un’overcard, ma si tratta di una carta sconnessa rispetto al board, difficilmente in grado di cambiare gli equilibri della mano.
Consapevole di questo, e del fatto che il proprio avversario sia un giocatore molto aggressivo, Hero decide di fare di nuovo call sulla cbet di Villain.
Dal range di quest’ultimo si possono con tutta probabilità ora eliminare le mani più casuali, ma potrebbe contenere ancora un elevato numero di progetti. Non sono infine da escludere mani di valore medio o persino forte, sebbene la size da lui utilizzata farebbe più propendere per le prime.
Il river presenta un’ulteriore overcard, ancora una volta disconnessa dal board.
In modo piuttosto inaspettato, Villain decide qui di fare check. Il K sarebbe una carta accettabile per continuare un bluff su 3 strade, pertanto un check potrebbe indicare qualche sorta di valore di showdown.
Per questo motivo la bottom pair di Hero è probabilmente la mano peggiore ed egli decide così di trasformarla in bluff.
Considerati i diversi progetti bucati, è lecito aspettarsi molti call da Villain a questo punto. Almeno utilizzando una size standard.
Hero decide infatti di effettuare un’overbet: in questo modo applica massima pressione alle singole coppie di Villain, che potrebbero essere disposte a fare call in condizioni normali ma trovarsi spiazzate da una size enorme su un board comunque pericoloso.
Purtroppo il suo avversario decide qui di fare call quasi in modo istantaneo e Hero perde così un grosso pot.
L’errore
Il problema di questa mano è la poca consapevolezza del proprio range percepito.
Sebbene sul board vi siano molte possibilità di avere un punto molto forte, Hero lo giocherebbe davvero in questo modo? Con un set o una scala avrebbe infatti probabilmente fatto raise al flop o al turn, soprattutto in virtù della size bassa utilizzata dal suo avversario.
Un’overbet risulta quindi piuttosto sospetta ed un giocatore abile nella lettura dei range potrebbe trovare facilmente il call con un bluffcacther qualsiasi.