LINEE NON-STANDARD: IL MIN-RAISE

Tra tutte le linee non-standard, una delle più particolari è senza dubbio il min-raise. Scopriamo come funziona e quando è he si rivela più efficace.

 

Cosa è un min-raise?
Questo termine è un’abbreviazione di “minimum raise” e come si può facilmente immaginare rappresenta un rilancio del minimo consentito.

Il min-raise nel Preflop
Fatta esclusione per le aperture iniziali, è piuttosto raro vedere i min-raise nel Preflop. Il motivo è presto detto: è quasi impossibile fare foldare il proprio avversario se lo si vuole bluffare, mentre si vorrebbe ingrandire di più il pot se si ha una mano di valore.

In realtà, a seconda della situazione, questo può rivelarsi una buona idea più spesso di quanto comunemente si pensi.

Una mini-3bet non sarà il massimo quando si parla di fold equity o di ingrandire un pot, ma si rivela molto efficace quando il proprio obbiettivo è isolarsi con un giocatore occasionale.

In queste situazioni lo scopo principale della 3bet è quello di estromettere gli altri giocatori dal pot, nella speranza di ricevere call solo dal giocatore inesperto che ha aperto l’azione. Non serve una grossa 3bet per ottenere questo risultato: il minimo è più che sufficiente se non si vuole ingrandire troppo il pot sin da subito.

Le mini-4bet e mini-5bet sono meno diffuse di quanto non lo fossero un tempo, ma contro il giusto avversario possono ancora rivelarsi una mossa molto efficace. Lo scopo sarebbe quello di costringere chi le subisce ad una decisione difficile, facendo leva con il propio stack e lasciando intendere di essere disposti a giocare un pot enorme.

Come già detto, queste ultime sono comunque linee ormai superate e dovrebbero essere utilizzate solo in presenza di informazioni particolari.

Il min-raise nel Postflop
Anche dopo il Flop non è così comune vedere un min-raise, in genere per gli stessi motivi discussi nel Preflop: la fold equity è quasi assente ed è meglio optare per una size più grande se si vuole ingrandire il piatto.

Nel Postflop il min-raise viene effettuato di solito come “linea di disturbo”, in genere per interrompere l’azione ed assumere il controllo del colpo.

Molto frequente è il min-raise al Turn per “freezare” l’action con una mano buona ma non eccezionale quando si ha posizione.

Questa linea si basa sulla tendenza generale a fare check nei confronti di chi ha l’iniziativa nella mano. Effettuare un min-raise al Turn fornisce spesso la possibilità di concludere l’azione con un doppio check sul River, di solito investendo nel pot meno di quanto non si sarebbe fatto chiamando due puntate.

Il min-raise infastidisce molto i giocatori aggressivi e contro i più agguerriti può essere utilizzato con le mani monster come vera e propria esca, nella speranza che questi perdino la pazienza e commettino un grosso errore.

Si può quindi notare come il min-raise, allo stesso modo di molte altre linee alternative, si riveli in alcuni casi una scelta interessante che non andrebbe mai esclusa a priori. È proprio con azioni di questo tipo che si può spingere il proprio avversario fuori dalla propria comfort zone e facilitarne gli errori. 

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