QUANDO COSTRUIRE UN MULTIWAY POT

Quanti più players avranno parte attiva in una mano, maggiore sarà la possibilità di creare un pot cospicuo. Resta pertanto da comprendere quando farlo crescere per massimizzare il guadagno e quando invece evitare le insidie di ritrovarsi in situazione ingestibili con punti marginali.

Il multyway pot si verifica quando molti giocatori decidono di vedere il flop in un determinato spot
.

Può risultare profittevole giocare una mano contro molti avversari ma al tempo stesso espone a una serie di rischi elencabili sotto le voci:
- "reverse implied odds" quando si lega una mano quasi infoldabile, ma battuta da una mano più forte.
- "difficoltà nel trovare il fold" se l'occasione lo richiede quando si è in possesso di una mano intermedio-forte e a seguito di una chiara dimostrazione di forza degli avversari.

- "overplayare un mano" se si tende troppo spesso a scegliere la valuebet in luogo del check in situazioni poco nitide.

Una situazione ideale per infilarsi in un multiway pot può essere quella in cui si agisce da late position o dai blinds e c'è stata un'apertura seguita da diversi call nel mezzo. Un'altra è quella in cui diversi giocatori limpano e ci si trova a completare dallo small blind o checkare dal big blind. Infine, si arriva a quelle più complesse, in cui si effettua un open-raise o un rilancio di qualsiasi altra natura (3bet, 4bet) e si viene chiamati da più giocatori.
Riconosciuti gli scenari possibili, si analizzino tutte quelle componenti che si possono predeterminare in base a scelte specifiche indipendenti dagli avversari. Uno dei modi per evitare di trovarsi invischiati in situazioni difficili è selezionare le starting hands che sono giocabili nel postflop.
Le migliori mani da scegliere per entrare in call in un multiway pot già aperto o limpato sono le mani speculative.
Le mani speculative si dividono in coppie basse e suited connectors.
Si preferisce un call con coppiette quando i players limpano per poi chiamare di frequente ogni tipo di rilancio o isolation o quando c'è un rilancio di un avversario tight seguito da uno o più call nel mezzo. L'obiettivo è quello di creare un pot enorme nel momento in cui venga chiuso un set.

Il set è semplicemente un tris composto dalla coppia delle strarting hand e la terza carta sul board. Si differenzia dal trips che è composto da una coppia sul board e dalla terza carta delle starting hand.

La probabilità di avere un set al flop è di 1/8.
Il set è un punto molto forte e poco leggibile per gli avversari. Pertanto, quando si setta è necessaria una giusta manipolazione in modo da ingrandire il pot nel multiway.

Costruire un pot grande quando nello spot ci sono più opponents è decisamente più semplice rispetto ai piatti con pochi avversari o in heads up per ovvie ragioni logiche: più starting hands si traducono in diversi modi di aver legato il flop.
Per le medesime ragioni, nella situazione inversa, con punti vulnerabili come una top pair su un board wet, si dovrà procedere con cautela.
In alcuni casi, un flop monotone (di un solo seme) può essere pericoloso persino per un set, in quanto diversi giocatori andranno per il colore con un'equity ben superiore sul flop.
 
Un altro importante fattore da rispettare è la posizione.
Giocare in posizione è fondamentale perché si hanno maggiori informazioni sugli avversari. Se un giocatore rilancia e qualche altro giocatore fa re-raise, giocare in posizione finale consente di poter passare senza aver investito un centesimo.
Le coppiette perdono di efficacia se vengono giocate passivamente contro pochi avversari e non sono molto vantaggiose da callare, soprattutto contro un solo player o quando il piatto diventa enorme e gli stacks non permettono di ripagare l'investimento per vedere il flop. Nella fattispecie, pur settando 1 volta su 8, l'abitudine a giocare sempre e comunque piatti enormi senza tener conto degli stacks avversari risulterà un grosso errore: tutti quei 7 piatti persi in modalità di check/fold quando si manca il flop non verranno mai ripagati da quella singola volta in cui si setta.

Giocare una coppia bassa non è la stessa cosa che giocare i suited connectors, ma questi ultimi potrebbero ugualmente risultare profittevoli in multiway pots.
I suited connectors sono carte con lo stesso seme e con valori progressivi (es JhTh). Se c'è una carta a intervallare la progressione si parla di connector suited one gap (es Jh9h), se ve ne sono due di two gaps (es Jh8h).
Meno efficaci nei multiway sono i connector offsuited che perdono il potenziale del flush.
Il vantaggio dei suited connectors è quello di legare statisticamente meglio il flop con progetti di varia natura.
Lo svantaggio rispetto alle coppiette, è quello che si hitteranno diversi flop in modo intermedio-debole e sarà più difficile uscire dai colpi.
Per queste situazioni è di fondamentale importanza il calcolo delle pot odds e delle implied odds, per evitare di inseguire i progetti senza la giusta ricompensa e senza tenere a mente la soglia del commitment o avere la capacità di foldare top o middle pairs con enormi reverse implied odds.
 
È opportuno avere ben chiare le mosse da effettuare dopo il flop, per essere in condizione di vincere, se si lega al flop, il maggior numero di chips possibili. È inoltre necessario conoscere il modo ottimale per giocare i draws, perchè molto spesso capiterà una mano in progetto al flop.
Bisognerebbe cercare di giocare piatti a buon costo preflop per inseguire i progetti con agilità e imparare a foldare punti che non giocano bene contro la stima dei range avversari.
Infine, il tutto verrà condito dalla preferenza del gioco in posizione per avere maggiore margine di manovra e ottenere la giusta manipolazione del pot in base al punto ottenuto.

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