Un capitolo pregnante del poker è quello della valuebet e della relativa size quando si ha un buon punto in mano allo scopo di ricevere un'alta frequenza di call avversari con un punto inferiore.
Massimizzare i profitti con bet size ottimali dovrebbe dipendere da molteplici fattori. Procediamo con ordine.
COS'E' UNA VALUE BET?
E' una puntata che un giocatore effettua utilizzando la forza della sua mano, in modo tale da farsi pagare da un avversario con una mano peggiore.
Una bet per valore è quella in cui l'equity della mano di chi punta è ragionevolmente superiore al range stimato dell'avversario.
BET SIZE DI UNA PUNTATA PER VALORE
La scelta della size è un importantissimo fattore che determina la quantità della puntata.
L'obiettivo principale è scegliere la size massima che il player avversario è disposto a pagare. Questo principio è fondamentale e dovrebbe essere ricordato ogni volta che si verifica questa tipo di situazione.
I fattori da tenere in considerazione quando si sceglie la size per una valuebet sono:
- Forza della mano, stabilendo se le carte che si hanno in mano consentono o meno la puntata di valore. Non ci sono molte situazioni nitide che si possono etichettare come spot da valuebettare, il poker come si sa non è così facile. Dopo tutto quello che cercate di fare con la puntata di valore e cercare di costingere il vostro avversario a vedere con carte peggiori delle vostre. E' naturale che una qualsiasi mano che contenga da una coppia al full o addirittura meglio possa essere degna di una valutazione, ma ciò che più conta sono la texture del board e le combinazioni di carte con cui l'avversario può averci chiamato in precedenza per comprendere se ci sarà ancora da estrarre valore o cedere a un check più conservativo.
- Categoria di avversari: l'avversario ideale per la value bet è un giocatore loose-passive. Questi players giocano troppe mani e andranno spesso allo showdown con punti medi. Se si nota un giocatore che ha la tendenza a callare spesso fino al river con mani peggiori rispetto alla media si dovrebbe propendere anceh per alcune thin valuebet con top pair buon kicker, ossia puntate dall'importo piccolissimo per estrarre valore da punti leggermente inferiori che con una puntata più corposa folderebbero. Inoltre, a causa della loro natura passiva, i giocatori loose-passive sono meno propensi a punire con un check-raise.
- Range percepito e immagine: è importante creare un'immagine al tavolo da poter usare contro gli avversari. Se un giocatore viene percepito come un loose aggressive molto spesso non verrà creduto quando avrà una mano forte e dovrebbe sfruttare questo aspetto scegliendo size alte per le sue valuebet. Invece un tight tenderà a ricevere maggior rispetto sulle sue bet e dovrà usare size più piccole e inserire nel suo arsenale i value bluff sfruttando la folding equity creata dalla sua immagine.
Esistono varie puntate che si differenziano dalla valuebet.
La blocking bet tende a mantenere il valore del piatto piuttosto ridotto e viene effettuata per decidere direttamente il costo da pagare per il proprio progetto o punto marginale, invece la value bet cerca di portare nel piatto quanto più denaro possibile. In entrambe avviene una manipolazione del pot ma con obiettivi nettamente diversi.
La continuation bet non è un sinonimo di valuebet, poichè solo una porzione delle puntate continuative viene effettuata con valore assoluto.
La probe bet o puntata per informazione è quella in cui un giocatore cerca di capire dove è collocato nella mano (spesso d'altronde cadendo in errori tecnici grossolani), al contrario chi esegue una value bet è già convinto di avere la mano migliore.
In conclusione, è necessario decidere se la mano permette una valuebet profittevole con una vasta gamma di punti oppure se rinunciare alle puntante per valore con il range intermedio-forte a seguito di una texture o un avversario pericolosi. Inolre, si dovrà sempre provare a estrarre il massimo valore possibile con una size cucita sull'avversario e su come ci percepisce.