Quando ci si siede in un tavolo cash game ai micro-limiti, è in genere corretto aspettarsi molti errori da parte dei propri avversari. Ma quali sono i più comuni? Scopriamoli insieme.
Cbet sbilanciate
Uno degli aspetti meno curati da parte del giocatore medio ai micro-limiti riguarda il bilanciamento delle proprie continuation bet.
In generale queste vengono effettuate in modo troppo automatico, grazie anche all’elevato successo che queste hanno nel field.
Sebbene effettuare cbet a frequenze molto elevate si riveli un’ottima soluzione exploitativa contro la maggior parte dei propri avversari, questa strategia è facile da contrastare e presenta diversi problemi.
Un giocatore che utilizza troppo la continuation bet sarà vulnerabile al raise in bluff, inoltre è improbabile che sarà in grado di proteggere il proprio range di check quando decide di puntare la maggior parte delle proprie mani.
Puntate al River troppo polarizzate
Quando ai micro-limiti si vede una puntata al River, il range di chi la effettua è di solito molto polarizzato. Questo è particolarmente vero quando la size utilizzata è importante.
Il giocatore medio dei micro-limiti tende infatti ad effettuare poche thin value bets, preferendo prendersi grossi rischi solo con le mani più forti oppure con bluff senza chance di vincere il piatto allo showdown.
Ne consegue che se il proprio avversario ha una mano di valore non eccezionale ci si possono aspettare molti check, con l’intenzione di chiudere l’azione o di effettuare un bluffcatch.
Questa tendenza rende molto importanti i blockers, in quanto eliminare anche solo poche combinazioni di valore dal range del proprio avversario può rivelarsi determinante nel trovare un grosso Hero-call.
Raise al Turn e al River sbilanciati verso il valore
Il giocatore medio dei micro-limiti è passivo, o almeno più di quanto dovrebbe esserlo.
Per questo motivo quando si subisce un raise al Turn o al River è di solito corretto aspettarsi un range molto sbilanciato verso le mani di valore, in quanto è raro a questi livelli incontrare avversari disposti a giocarsi un grosso pot in bluff.
Esistono senza dubbio eccezioni, ma in generale quando l’azione si fa calda tra Turn e River è una buona idea restare nel piatto solo con una mano molto forte.
Bet sizing molto ovvie
Un altro punto debole molto diffuso tra i giocatori dei micro-limiti riguarda la strategia di bet sizing. Questa è in genere molto ovvia e di solito ad una puntata grande corrisponde un punto altrettanto forte.
Ciò sì riscontra soprattutto nei board più connessi, dove è raro subire una puntata piccola da parte di una mano molto forte. Al contrario è molto frequente vedere puntate di importo medio-piccolo con mani vulnerabili e non eccezionali.
A causa di questa tendenza comune risulta molto profittevole attaccare le puntate più basse, evitando allo stesso tempo di fare call troppo azzardati quando il proprio avversario sembra volere ingrossare il pot.
Queste sono solo alcune delle tendenze più comuni di cui tenere conto ai micro-limiti. Riconoscere questi pattern è essenziale per massimizzare il proprio profitto a questi livelli, specie quando si hanno poche informazioni sul proprio avversario.