BLUFF O CHECK?

Spesso capita di non sapere se valga la pena effettuare un bluff o se sia meglio rinunciare al colpo. Ecco qualche consiglio per semplificare questa decisione ed ottimizzare il successo dei propri bluff.

 

La ricetta per un buon bluff
Nel Poker, il segreto per un buon bluff risiede in una buona combinazione tra Equity e Fold Equity.

L’Equity serve a descrivere le possibilità che si hanno di vincere il pot, nello specifico misura quanto spesso si vincerebbe il piatto se tutti i giocatori fossero all-in in un dato momento della mano.

La situazione più semplice da analizzare è quando si ha a che fare con due mani specifiche, ma grazie a software di supporto come Equilab o Flopzilla è possibile ricavare l’Equity in contesti più complessi. Si può ad esempio calcolare l’Equity di una mano contro un range o persino quella tra due range distinti.

La Fold Equity è un concetto più astratto, difficile (se non impossibile) da calcolare con precisione. Questa altro non è che una stima di quanto spesso ci si aspetta il fold da parte del proprio avversario.

Questo dipende da diversi fattori, di cui i principali sono:
- il tipo di board
- la size della propria puntata
- le tendenze del proprio avversario
- l’history precedente alla mano in questione

La Fold Equity tende ad essere più alta sui board disconnessi e contro avversari arrendevoli, mentre è in genere bassa sui board più connessi e contro avversari curiosi.

Un bluff di successo è in genere costituito da una buona dose di Equity e Fold Equity, che possono essere l’una delle due predominante sull’altra oppure combinate assieme.

I progetti
Le mani a progetto sono caratterizzate da un’elevata dose di Equity, tant’è che vengono spesso chiamate “semi-bluff”.

Per questo motivo è raro che una puntata con progetto sia –EV ed in generale è consigliato puntarli la maggior parte delle volte.

Quando si ha un progetto è anzi sconsigliabile cercare la carta “gratis”, in quanto è di solito difficile ingrossare un piatto se vi sono una scala o un colore palesi sul board. Questi punti risultano infatti profittevoli quando il piatto è già grande una volta che si concretizzano.

Giocare i propri progetti in modo aggressivo offre inoltre la possibilità di vincere un maggior numero di piatti, anche quelle volte in cui la propria mano si sarebbe mancata tra Turn e River.

Mani bucate
Con queste si intendono tutte quelle mani che hanno mancato completamente il board.

Questo tipo di combinazioni sono caratterizzate da una scarsa dose di Equity e ciò significa che rappresentano un bluff profittevole solo in caso di Fold Equity molto alta.

Il bluff sui board più connessi è quindi sconsigliabile, come si dovrebbe evitare di forzare l’azione contro gli avversari più appiccicosi.

Una piccola bordata si può invece provare sui board dry o contro i giocatori più arrendevoli, ma è sempre importante non lasciarsi trascinare e forzare l’azione in situazioni con poche speranze.

Questi semplici consigli sono sufficienti per aumentare l’efficienza dei propri bluff, ma sia chiaro che non si dovrebbe mai perdere l’abitudine di analizzare ogni situazione come a sè stante ed uscire dagli schemi se necessario.

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