DUE MODI PER CALCOLARE LE POT ODDS

Riuscire a calcolare in modo corretto le proprie pot odds è un requisito fondamentale per avere successo nel Poker. Tuttavia sono ancora molti i giocatori che commettono errori durante questo procedimento. Ecco due metodi molto semplici per calcolarle in modo diretto.

 

Definizione
Le pot odds vengono utilizzate per decidere se fare o meno un call con una mano a progetto, basandosi sulle chance di centrarlo e sul prezzo che si riceve.

Queste possono essere espresse in due modi: tramite un rapporto o tramite una percentuale.

Partendo da un esempio, vediamo questi due procedimenti.

Esempio
Ci troviamo al Flop in posizione con 8h9h. Il piatto ammonta a 80€.

Il board è: KhTd5h

Il proprio avversario decide di puntare 20€. Calcola le tue pot odds e valuta se il call è corretto.

Metodo 1: rapporto
Il primo passo è quello di contare le carte rimanenti nel mazzo, dividendole tra quelle favorevoli e quelle ininfluenti.

In questo caso 5 carte sono già esposte (le 3 del Flop e le 2 che si hanno in mano), pertanto ne restano 47 a noi sconosciute.

Di queste 9 sono di cuori e pertanto favorevoli, mentre 38 sono quelle che non si vorrebbero vedere.

Questi due numeri devono quindi venire espressi tramite il rapporto:

carte sfavorevoli : carte favorevoli

In questo caso 38 : 9, che si può semplificare in 4.2 : 1 (cui spesso ci si riferisce come 4.2-a-1).

In altre parole, sul lungo periodo per ogni volta in cui si sarà così fortunati da centrare il proprio progetto, 4.2 volte questo si mancherà.

È ora il momento di calcolare le proprie pot odds vere e proprie.

L’avversario ha puntato 20€ su un piatto di 80€, rendendolo quindi a tutti gli effetti un pot da 100€. Si può quindi dire che quando si fa call a questa puntata, si stanno investendo 20€ nella speranza di vincerne 100€. Anche questi due numeri si devono esprimere in un rapporto, nello specifico:

pot : costo del call

In questo caso 100 : 20, che semplificato diventa 5 : 1 (o meglio 5-a-1)

Abbiamo quindi trovato due rapporti:
- 4.2 : 1 , vale a dire le odds di centrare il proprio progetto sul Turn
- 5 : 1 , vale a dire le pot odds che si ricevono

Se le odds di centrare il proprio progetto sono migliori rispetto alle pot odds che si ricevono (quindi il primo numero è più basso), il call si può definire corretto a tutti gli effetti corretto.

Metodo 2: percentuale
Questo procedimento ha il vantaggio di essere più intuitivo e facile da comprendere per i neofiti.

Il primo step qui è trovare l’equity del proprio progetto e lo si fa partendo dal contare i propri outs. Nell’esempio precedente, questi sono 9: le carte a cuori che regalerebbero colore.

Se si vogliono trovare le possibilità di centrare la propria mano sul Turn, l’equazione è la seguente:

numero dei propri outs * 2

in questo caso, 18%.

Ancora una volta sarà quindi necessario trovare le proprie pot odds, ma questa volta esprimendole in %. Per farlo, è sufficiente risolvere questa semplice equazione:

costo del call / (pot + costo del call)

In questo caso 20/120 dà come risultato 0.16, che si può anche esprimere come 16%.

Ancora una volta sarà necessario comparare i due risultati ottenuti:
- 18%, la propria Equity considerando solo il Turn
- 16%, le proprie pot odds

Siccome la propria Equity è maggiore alle pot odds che si ricevono, il call può definirsi corretto.

Si noti che viene considerata solo l’Equity relativa al Turn e non quella Turn + River. Questo perchè sul Turn vi sarà un ulteriore giro di puntate e non è affatto garantito che sarà possibile vedere il River a costo 0.

A prima vista questi procedimenti possono sembrare piuttosto complessi e macchinosi, ma è sufficiente un po’ di pratica durante le proprie Hand Review per riuscire a velocizzare i propri calcoli. In questo modo sarà possibile farli direttamente al tavolo ed avere più sicurezza nelle proprie decisioni.


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