COME SCEGLIERE LA SIZE DI CBET

Una buona strategia di cbet non è fondata solo su frequenze ideali ma anche (e soprattutto) su un ottimo utilizzo delle bet sizing. Vediamo quali fattori considerare prima di scegliere quanto puntare.

 

I fattori da considerare
Trovare la size ideale di puntata non è un processo così immediato, in quanto esistono diversi fattori che andrebbero sempre considerati. Ne sono un esempio:

- il tipo di avversario
- il tipo di board
- il range del proprio avversario
- il proprio range percepito
- la dimensione del pot

Le size di puntata più utilizzate sono in genere 1/2 pot e 2/3 pot, ma nel NLHE a volte si può uscire dagli schemi ed effettuare puntate insolitamente piccole o grandi. In alcune situazioni può avere persino senso puntare più del pot.

In questo articolo ci concentreremo tuttavia sulle due size più standard, che torneranno utili nella maggior parte delle situazioni.

Le size basse
Una size di puntata piccola (di circa 1/2 pot) è caratterizzata da una bassa dose di fold equity e pertanto risulta l’ideale per un bluff solo in presenza di board particolarmente disconnessi o avversari molto propensi al fold.

Size di questo tipo vengono spesso utilizzate nei piatti più grossi come i 3bettati o 4bettati. Ciò consente di mantenere una certa dose di giocabilità su più strade, nonostante gli SPR siano mediamente bassi.

Questo tipo di size si rivela particolarmente efficace quando si ha a che fare con un range polarizzato, in quanto è sufficiente per fare foldare le mani senza valore di showdown e allo stesso tempo consente di perdere i minimi in caso di contro-rilancio.

Le puntate piccole non funzionano molto bene sui board più connessi: siccome vengono percepite deboli non sono l’ideale per un bluff e allo stesso tempo risultano in una perdita di valore quando si ha una mano forte.

Le size grandi
Le puntate più grandi (in genere da 2/3 a 3/4 pot) si rivelano l’ideale quando si vuole applicare una maggiore quantità di pressione.

Sono di gran lunga le size più utilizzate sui board connessi, in quanto garantiscono una buona dose di fold equity ed obbligano l’avversario ad investire molte chips nel pot con i suoi progetti.

Se si ha una mano di valore una size di questo tipo risulta l’ideale quando si ha a che fare con un calling range inelastico e ricco di bluffcatchers. Questo accade di frequente quando si ha a che fare con un giocatore occasionale poco propenso al fold.

Sono in genere poco efficaci sui board disconnessi: si rivelano troppo costose quando si fallisce un bluff ed è invece difficile estrarre valore con le proprie mani migliori.

Queste linee guida possono tornare piuttosto utili quando si deve decidere la propria bet size, ma è essenziale non cadere in un gioco troppo automatico e mantenere una certa flessibilità in ogni situazione.

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