3 BUONI MOTIVI PER AUMENTARE LA FREQUENZA DI 3BET

Le 3bet Prelfop sono una parte fondamentale di ogni strategia nel Texas Hold’em, ma sono molti i giocatori che ancora oggi non ne effettuano abbastanza. Ecco 3 buone ragioni per aumentarne la frequenza.

 

Estrarre il massimo valore dalle proprie mani forti
Il motivo più ovvio per effettuare un contro-rilancio Preflop è senza dubbio quello di estrarre più valore quando si ha una mano forte.

L’effetto principale di una 3bet è infatti quello di ingrossare il pot sin da subito qualora il proprio avversario non foldasse ed è sicuramente uno scenario desiderabile quando si ha una mano premium.

Tuttavia molti giocatori sono troppo tight quando si parla di 3bet per valore e si limitano al top del proprio range, quando spesso si potrebbero utilizzare mani ben più deboli.

La forza necessaria che una mano dovrebbe avere per effettuare una 3bet per valore non è infatti assoluta, ma piuttosto relativa a quanto spesso si riceverà call da parte del proprio avversario.

Se si ha a che fare con un giocatore curioso, che effettuarà call alla 3bet con un gran numero di mani trash, una mano mediocre come JQ potrebbe essere più che sufficiente per effettuare un controrilancio.

Si tenga in mente che all’allargarsi del proprio range di 3bet per valore aumenterà anche la varianza in gioco, ma ciò che conta nel Poker è sempre il valore atteso delle proprie decisioni.

Punire gli avversari che effettuano troppi fold
Specie ai micro-limiti, sono molti i giocatori che hanno il leak di effettuare troppi fold alle 3bet.

Se si ha a che fare con uno di questi avversari è essenziale sfruttare questa tendenza a proprio vantaggio, nello specifico allargando il proprio range di 3bet in bluff.

È normale sentirsi intimoriti quando si investono molte chips nel pot con una mano trash, ma se la propria lettura è corretta sul lungo periodo il contro-rilancio si rivela una decisione super-profittevole.

Si ricordi inoltre che anche in caso di call il pot non è automaticamente perso, ma a volte si può vincere postflop sia con una cbet in bluff che con un board fortunoso.

Le mani migliori per effettuare una 3bet in bluff sono quelle appena troppo deboli per effettuare un coldcall, trasformando così una scelta ad EV neutra (il fold) ad una con valore atteso positivo (la 3bet in bluff).

Se ad esempio la propria strategia contro una certa apertura prevede di fare coldcall con i suited connectors puri 67s-9Ts, utilizzare quelli 1-gap 68s-8Ts per le proprie 3bet in bluff può essere l’ideale. Questo, ammettendo di avere a che fare con un giocatore dal fold alle 3bet piuttosto alto.

Isolarsi con gli avversari più deboli
Un vantaggio spesso trascurato dai regulars meno attenti è quello di giocare in heads-up contro i giocatori più inesperti.

Spesso ottenere questo risultato giustifica 3bet più al limite che in genere si eviterebbero.

In questo caso ingrandire il pot non è l’obbiettivo principale del controrilancio,  che viene piuttosto effettuato per estromettere i giocatori alla propria sinistra dal pot ed isolarsi così con chi ha aperto la mano.

I giocatori occasionali restano di solito al tavolo per poco tempo ed ogni occasione per vincere il loro stack andrebbe sfruttata o, come in questo caso, persino creata.

Alcune mani tipiche da coldcall, come i già citati suited connectors, possono in questo caso trovare maggiore valore atteso in una 3bet. Questo, ammesso che si abbia posizione.

Se si vuole diventare avversari più temibili, alzare la propria frequenza di 3bet è forse uno dei primi passi da compiere. Questo non andrebbe fatto in modo casuale, ma piuttosto sfruttando alcune tendenze dei propri avversari. Solo in questo modo si riuscirà a massimizzare i propri profitti con ogni combinazione.

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