
Dal tavolo di gioco alla vita quotidiana, ecco lo slang che impazza tra gli appassionati di poker!
Se siete finiti tra queste pagine probabilmente avrete una buona dimestichezza col il Texas Hold'em. Non è detto tuttavia che abbiate la stessa confidenza con il 'pokerese', uno slang a metà tra inglese e italiano che viene largamente usato nelle conversazioni quotidiane dai grinder nostrani.
Dalle semplici forme verbali imbastardite come 'aggrare' (aggredire) o 'callare' (chiamare, dall'inglese call) a dei veri e propri neologismi quali 'snappare' (da snap-call, ovvero quando l'avversario chiama istantaneamente una puntata) passando per frasi idiomatiche e modi di dire piuttosto bizzarri nonché divertenti.
Tralasciando le ingiurie e le espressioni poco felici che pullulano soprattutto nelle chat dei tavoli online, il 'pokerese' arriva a sconfinare inevitabilmente nella vita privata. Prendiamo una conversazione frugale tra due grinder che non devono necessariamente parlare di poker, come ad esempio quella qui sotto:
“We bro, come va? Ho chiesto di uscire alla tipa ieri sera e ha snappato.”
“Grande bro, mi raccomando non fare lo scarato e soprattutto non braggarla in anticipo che porta sfiga. Ma ci sono anche quei busted degli amici?”
“Spesso! Ma va siamo solo io e lei.”
“Gl per l'heads-up allora!”
Se vi siete persi qualche passaggio non fatevene una colpa, il 'pokerese' come qualsiasi altro slang non si studia sui banchi di scuola e soprattutto si evolve continuamente. Come saprete nel nostro Blog abbiamo un glossario e lo aggiorniamo di tanto in tanto, che può essere utile. In fondo non occorre fare una scienza esatta di un qualcosa che nasce in modo spontaneo tra chi mastica poker dalla mattina, pardon pomeriggio, a notte fonda.
E' interessante notare come, nell'ultimo decennio, il Texas Hold'em si sia diffuso in modo tanto capillare da modificare le abitudini linguistiche di una buona fetta di appassionati. Un fenomeno davvero unico, che travalica le barriere sociali imposte dall'età, dal sesso, dalla provenienza o dal background culturale.
Nella maggior parte dei casi infatti, uno slang identifica una comunità meno eterogenea di quella che popola il tavolo verde. Il poker, per sua natura, ha la capacità di attrarre persone di qualsiasi cultura o estrazione sociale, mettendo tutti sullo stesso piano senza alcuna distinzione.
E allora ben venga il 'pokerese', un gergo che probabilmente non andrà a genio agli accademici della Crusca, ma che in fondo accomuna migliaia di giocatori in ogni angolo d'Italia.