Quest'anno le World Series of Poker, evidentemente, non sono state il primo pensiero di sua maestà Phil Ivey. Neanche uno dei principali obiettivi stagionali, sempre che lui ne abbia di prefissati.
Il campione statunitense, che vanta ben dieci braccialetti in carriera (l'ultimo lo ha conquistato lo scorso anno), ha di fatto snobbato le WSOP, arrivando in ritardo e prendendo parte solamente all'High Roller for One Drop, evento benefico da 111.111 dollari di buy-in.
E' piuttosto semplice capire perché Ivey, rispetto agli anni addietro, si sia comportato in tal modo. Ha rilasciato, infatti, le seguenti, chiare, dichiarazioni: “E' normale che tenga molto ai braccialetti, ma a volte ci sono partite (di cash game, n.d.r.) in giro per il mondo che sono quasi un dovere...”.
Nonostante dica di voler provare a raggiungere Hellmuth, che pare inarrivabile, il campione di colore sembra non saper resistere alla tentazione dei ricchi tavoli orientali, dove le cifre in ballo sono tutt'altra cosa rispetto a quelle dei tornei 'targati' WSOP.
Non solo Macao comunque, infatti Phil si è seduto anche al tavolo high stakes tenutosi all'Aria nei giorni scorsi in diretta streaming, dove i blinds, senza dubbio, si confacevano con le sue aspettative: 400$/800$ ante 200$.
Male, invece, gli è andata al Super High Roller Bowl da 500.000$ di buy-in, in corso di svolgimento nella poker room dell'Aria Casino. In questo torneo, che sta dominando Brian Rast (è chipleader a sette left), Phil Ivey non è riuscito neanche a superare lo scoglio del Day 1.
La speranza degli appassionati, dunque, è di vederlo almeno nel Main Event WSOP, che inizierà al Rio nei prossimi giorni. Nonostante le scarse motivazioni, comunque, dovremmo vederlo schierato al tavolo in uno dei Day 1.
“Se non ci sono side bet legate al braccialetto, ho poche motivazioni a prendere parte ai vari eventi WSOP. Ci sono importanti partite di cash game sia all'Aria sia al Bellagio, probabilmente quindi mi concentrerò su quelle. Avrò tempo per raggiungere Hellmuth, spero solo arrivi qualche side bet, appunto, a motivarmi...”.