BANKROLL MANAGEMENT: 3 DIVERSI APPROCCI

Una buona gestione del bankroll è essenziale per avere successo nel poker. Esistono varie scuole di pensiero riguardo alla strategia di gestione del capitale, tuttavia ogni giocatore dovrebbe scegliere la soluzione che si allinea alle proprie esigenze.
 
L’approccio classico
L’approccio più utilizzato dai regulars, nel cash game, è quello di sedersi ad un limite di gioco per il quale si abbiano dalle 80 alle 150 poste. Un bankroll di questo tipo può sopportare la maggior parte dei downswings, garantendo quindi una discreta serenità a quei giocatori vincenti che si ritroveranno di rado nella condizione di dover fare level down.

Questo tipo di approccio è consigliato a quei giocatori con una propensione al rischio nella media.
 

L’approccio conservativo
Se si sceglie di sedersi a quei tavoli per i quali si abbiano almeno 150 poste, si può affermare utilizzare una strategia di bankroll management piuttosto conservativa. Un bankroll di questo tipo può sopportare downswings molto pesanti senza il rischio imminente di finire broke.
Di conseguenza, è il capitale consigliato per quei giocatori vulnerabili al tilt o comunque poco propensi al rischio.
 
L’approccio aggressivo
Si parla di bankroll management aggressivo quando ci si siede a tavoli per i quali si abbiano dai 30 agli 80 buy-ins. Questo approccio è per ovvi motivi il più rischioso e richiede molta disciplina nell’affrontare i frequenti level down che diventano necessari nei momenti di downswing.
Questo tipo di bankroll management è consigliato solo per quei giocatori con un’elevata propensione al rischio, a cui dovrebbe corrispondere una onesta analisi del proprio gioco, prontezza e disciplina nel level down.
 
Qual è la strategia migliore?
Non esiste un tipo di bankroll management migliore di un altro, ogni giocatore dovrebbe scegliere quello che in un lasso di tempo accettabile possa condurre all'equilibrio e propendere verso il successo. Ma quali sono i fattori da considerare?
 
Propensione e avversione al rischio, il motivo per cui si gioca
Come già accennato il primo fra tutti è la propria propensione al rischio. Se il poker non è altro che un hobby o un piacevole passatempo, un approccio più aggressivo alla gestione del bankroll può essere la scelta giusta, essendo questo in grado di regalare le emozioni più forti. Se invece si gioca per un piccolo profitto extra con una certa costanza, un approccio più cauto con minori rischi sarebbe preferibile.
 
Allo stesso modo se il poker è la principale fonte di reddito, avere un bankroll solido dovrebbe essere una delle assolute priorità.
 
Disciplina
Prima o poi, nella carriera pokeristica di ogni giocatore, si presenteranno momenti di downswing più o meno pesanti. Alcuni saranno tali da richiedere un level down preventivo per evitare di perdere tutto il proprio bankroll. Se il poker è soltanto un hobby, questo potrebbe non essere un grosso problema, ma se il profitto derivante dal gioco ha una qualsivoglia importanza nella propria vita, questa è una situazione da evitare a tutti i costi.
 
Un approccio aggressivo al bankroll richiede level down molto frequenti, in quanto anche i downswings più piccoli metteranno a repentaglio una porzione non indifferente del proprio bankroll. Se si decide di utilizzare questa strategia di bankroll management, è di vitale importanza avere la giusta disciplina nel fare level down quando la situazione lo richiede. Se si hanno problemi nell’accettare un level down, un bankroll management più conservativo è consigliato, in quanto questa evenienza si presenterà molto più di rado.

Si noti che allo stesso modo dei level down, anche i level up avverranno con frequenze diverse a seconda della strategia di bankroll management che si sceglierà. Una gestione aggressiva del bankroll consente in un periodo di upswing più o meno lungo una scalata dei livelli più rapida, mentre i livelli verranno scalati più lentamente (ma anche con maggiore tendenza verso l'alto) utilizzando una strategia più conservativa.

Tra tutte le scelte che un giocatore di poker deve compiere, quella del bankroll management è tra le più importanti e significative sul lungo termine. Nessuna strategia è sbagliata a priori e la scelta dovrebbe essere fatta in seguito ad un’analisi oggettiva sui propri limiti e i propri obiettivi.

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