IL POKER E BRUCE LEE

Nel poker si possono riscontrare affinità con altre discipline ed aspetti della vita. Questo avviene anche con il Kung Fu, in particolare con il Jeet Kune Do, vale a dire l’arte marziale praticata da una vera icona del secolo scorso: Bruce Lee. In che modo? Stai a vedere!

L’affinità che non ti aspetti
“Per cogliere l'essenza delle arti marziali occorrono intelligenza, lavoro assiduo e perfetta padronanza delle tec­niche. […] Ma è utile anche osservare gli altri, i modi e la rapidità con cui agiscono e i loro lati deboli. Anzi, proprio la conoscenza di questi elementi ci consente di battere i nostri avversari” – Bruce Lee
Si può notare sin da subito la grande affinità che la filosofia di quest’arte ha con il poker, si potrebbe infatti sostituire la parola “arti marziali” con “poker” all’inizio della citazione e si otterrebbe una frase non solo di senso compiuto ma anche veritiera. 

Il segreto per battere i propri avversari a poker è capire quali sono i loro punti deboli e gli errori che commettono, come nelle arti marziali. Ma non solo:
“Il miglior combattente non è un pugile, un karateka o un judoka. Il miglior combattente è qualcuno che si può adattare a qualsiasi stile di combattimento” – Bruce Lee

Essere come l’acqua
Bruce Lee ha usato spesso l’acqua come figura retorica nei suoi scritti, ammirando non solo la sua qualità di poter prendere qualsiasi forma ma anche di poter essere distruttiva quando sprigiona tutta la sua forza:

“Non essere un'unica forma, adattala e costruiscila su te stesso e lasciala crescere: sii come l'acqua. Libera la tua mente, sii informe, senza limiti come l'acqua. Se metti l'acqua in una tazza, lei diventa una tazza. Se la metti in una bottiglia, lei diventa una bottiglia. Se la metti in una teiera, lei diventa la teiera. L'acqua può fluire, o può distruggere. Sii acqua, amico mio” – Bruce Lee

Così nel poker non bisogna rinchiudersi in uno stile, non ve n’è uno corretto. Non ha importanza essere LAG, TAG o nitty, il segreto per essere vincenti nel poker è il non avere una forma, adattandosi ai leaks di ogni avversario come l’acqua si adatta ad ogni recipiente. Di fronte ad avversari molto loose la scelta migliore sarà quindi quella di giocare tight, contro avversari aggressivi si opterà per una linea passiva con le proprie mani buone sperando che questi ultimi continuino a bluffare.

Esempi di applicazione al poker
Durante una partita di poker capita in diverse situazioni di “mutare” la propria forma e adattarsi al gioco dei propri avversari. Ne è forse l’esempio più lampante il gioco da bottone: se i bui sono giocatori chiusi si tenderà ad aprire più spesso, a volte con ogni mano. Al contrario, se vi sono giocatori loose e aggressivi il proprio range si restringerà e quindi si può dire che il proprio gioco è mutevole a seconda della situazioni. Lo stesso discorso si può fare per le 3bet preflop e per diverse situazioni postflop: se un giocatore folda troppo alle cbet si aggredirà con una frequenza più alta del normale, mentre si punterà solo per valore contro quei giocatori che non foldano mai.

Contro giocatori timidi si userà spesso l’aggressione, contro giocatori aggressivi si farà più spesso call e sarà la loro stessa aggressività a condannarli. Così come in altre innumerevoli situazioni “essere acqua” è la soluzione ottimale per ogni problema nel poker. L’adattamento ai propri avversari è una delle qualità base di un buon giocatore di poker e una delle più preziose che cerchiamo di insegnare nella scuola. Vi sono diversi  esempi nella maggior parte dei nostri video nell'area didattica.

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