
In una discussione tra giocatori di poker online, si può sentire spesso parlare della famosa linea dell’EV, l'expected value o valore atteso. Ma di cosa si tratta? Ha davvero una qualche utilità?
Cosa è la linea dell’EV e come funziona
Nei software di tracking come Hold’em Manager e Poker Tracker, vi è la possibilità di consultare un grafico che mostra i propri risultati in un certo arco di tempo. Si tratta di un semplice diagramma cartesiano con il numero di mani sull’asse x delle ascisse e il profitto sull’asse y delle ordinate. Su questo grafico si possono consultare diverse linee, ma in questo contesto ne verranno considerate solo due:
- la linea verde, che indica il proprio profitto ai tavoli
- la linea arancione*,detta anche dell’EV (o meglio dell’All-in EV) che indica
quale sarebbe il proprio profitto ai tavoli se quando si finisse ai resti prima del river non si girassero più carte e ogni giocatore ricevesse immediatamente la sua fetta di pot equity.
Cosa è la linea dell’EV e come funziona
Nei software di tracking come Hold’em Manager e Poker Tracker, vi è la possibilità di consultare un grafico che mostra i propri risultati in un certo arco di tempo. Si tratta di un semplice diagramma cartesiano con il numero di mani sull’asse x delle ascisse e il profitto sull’asse y delle ordinate. Su questo grafico si possono consultare diverse linee, ma in questo contesto ne verranno considerate solo due:
- la linea verde, che indica il proprio profitto ai tavoli
- la linea arancione*,detta anche dell’EV (o meglio dell’All-in EV) che indica
quale sarebbe il proprio profitto ai tavoli se quando si finisse ai resti prima del river non si girassero più carte e ogni giocatore ricevesse immediatamente la sua fetta di pot equity.
*i colori delle linee possono essere modificati e differenti nei diversi software, per cui in questa trattazione si considerano i colori standard di Holdem Manager.
All’inizio può sembrare un concetto un po’ complesso, ma ecco un esempio per fare chiarezza.
Siamo al NL100 con stack 100x e il giocatore A riesce ad andare ai resti preflop da BB con AA contro il giocatore B che possiede KK da SB.
Per semplicità, supponiamo che il giocatore A abbia esattamente l'80% di equity contro il 20% del giocatore B. Il pot è di 200€.
Giocatore B trova un K sul board e vince il piatto. Come vengono modificati i grafici su Hold’em Manager?
Secondo la linea verde, il giocatore A subisce un -100€ e il giocatore B un +100€, in quanto questa linea si limita a segnare il profitto reale ottenuto al tavolo.
Secondo la linea arancione, il giocatore A subisce un +60€ e Giocatore B un -60€, in quanto in termini di equity, quando i due giocatori sono finiti ai resti preflop il giocatore A avrebbe diritto all’80% del pot da 200€ appena creatosi (quindi 160€ per un +60€ di profitto netto) mentre giocatore B avrebbe diritto al 20% del medesimo piatto (quindi 40€ per un -60€ di profitto netto).
La linea arancione ci dice qualcosa di concreto?
La linea dell’EV viene spesso utilizzata come misuratore della run: un giocatore con la linea arancione più alta di quella verde avrebbe dovuto vincere più di quanto ha realmente vinto negli all-in prima del river in termini di equity. Al contrario, un giocatore con linea dell’EV più bassa di quella del profitto è stato probabilmente fortunato in quelle stesse situazioni.
Ma si può davvero stabilire se un giocatore sia stato fortunato o sfortunato in un certo periodo di tempo basandosi solo su quella linea? A dire il vero, no.
La good run (o la bad run) di un giocatore viene determinata da moltissimi fattori, gli “scoppi” negli all-in prima del river sono solo uno di questi.
Se nell’esempio precedente non si fosse finiti ai resti nel preflop ma al flop, quando il Giocatore B ha centrato il proprio set, in termini di equity la maggior parte del pot sarebbe comunque spettata a lui. Tuttavia, anche se la linea arancione non ce lo dice, chiunque converrebbe nel dire che il giocatore A è stato piuttosto sfortunato.
Allo stesso modo la linea dell’EV non tiene conto del numero di coolers (o mani scritte che dir si voglia) a favore o contro, sebbene anche questi siano determinanti per valutare una run.
Non è raro che un giocatore “sfortunato” secondo la linea dell’all-in EV sia in realtà in un periodo di good run o viceversa.
La linea dell’EV viene spesso utilizzata come misuratore della run: un giocatore con la linea arancione più alta di quella verde avrebbe dovuto vincere più di quanto ha realmente vinto negli all-in prima del river in termini di equity. Al contrario, un giocatore con linea dell’EV più bassa di quella del profitto è stato probabilmente fortunato in quelle stesse situazioni.
Ma si può davvero stabilire se un giocatore sia stato fortunato o sfortunato in un certo periodo di tempo basandosi solo su quella linea? A dire il vero, no.
La good run (o la bad run) di un giocatore viene determinata da moltissimi fattori, gli “scoppi” negli all-in prima del river sono solo uno di questi.
Se nell’esempio precedente non si fosse finiti ai resti nel preflop ma al flop, quando il Giocatore B ha centrato il proprio set, in termini di equity la maggior parte del pot sarebbe comunque spettata a lui. Tuttavia, anche se la linea arancione non ce lo dice, chiunque converrebbe nel dire che il giocatore A è stato piuttosto sfortunato.
Allo stesso modo la linea dell’EV non tiene conto del numero di coolers (o mani scritte che dir si voglia) a favore o contro, sebbene anche questi siano determinanti per valutare una run.
Non è raro che un giocatore “sfortunato” secondo la linea dell’all-in EV sia in realtà in un periodo di good run o viceversa.
Potenziali danni al mindset e al proprio gioco
Non è raro che la linea dell’EV venga sopravvalutata e tenuta in considerazione più di quanto dovrebbe.
Vi è il rischio che un giocatore inizi a sentirsi “maledetto” e che di conseguenza si approcci nel modo sbagliato al gioco, una sorta di profezia autoinflitta che si avvera.
Oppure può capitare che un giocatore incolpi la sfortuna per i propri insuccessi quando sta perdendo, mentre in realtà è stato fortunato in molti altri aspetti e dovrebbe quindi lavorare sul proprio gioco.
Non è raro che la linea dell’EV venga sopravvalutata e tenuta in considerazione più di quanto dovrebbe.
Vi è il rischio che un giocatore inizi a sentirsi “maledetto” e che di conseguenza si approcci nel modo sbagliato al gioco, una sorta di profezia autoinflitta che si avvera.
Oppure può capitare che un giocatore incolpi la sfortuna per i propri insuccessi quando sta perdendo, mentre in realtà è stato fortunato in molti altri aspetti e dovrebbe quindi lavorare sul proprio gioco.
Come si è visto la linea dell’EV non offre alcun reale beneficio, mentre al contrario c’è il rischio che possa danneggiare il proprio gioco in diversi modi. E' bene valutare se sia il caso di rimuoverla del tutto dai propri grafici quando influenza lo stato d'animo o il proprio gioco.