
Dietro ciascun avatar e dentro ogni lobby di una poker room si nasconde un giocatore diverso dagli altri, con i propri pregi e…i propri difetti. Ecco una lista dei principali incontri che si possono fare al tavolo digitale.
L’accessoriato
La sua postazione è simile a quella degli operatori di Matrix. Potrebbe giocare anche al NL10, ma ha investito il 75% del suo bankroll in 4 monitor da 40 pollici, una costosissima sedia ergonomica e una scrivania in ebano. Da allora sta provando a recuperare l’investimento e secondo le ultime stime ci riuscirà nel 2025. Salvo bad run.
L’accessoriato
La sua postazione è simile a quella degli operatori di Matrix. Potrebbe giocare anche al NL10, ma ha investito il 75% del suo bankroll in 4 monitor da 40 pollici, una costosissima sedia ergonomica e una scrivania in ebano. Da allora sta provando a recuperare l’investimento e secondo le ultime stime ci riuscirà nel 2025. Salvo bad run.
Il mass-grinder
E’ quello che si trova seduto a tutti tavoli della room dal NL25 al NL200. Gioca a tutte le ore del giorno e nessuno sa bene che aspetto abbia, anche se hanno parlato di lui diverse volte in televisione. A “Chi l’ha visto”.
Non è troppo forte ma la scalata al vip system l’ha reso ricchissimo grazie alla rakeback. Purtroppo nel processo ha perso anche il senno e vive in condizioni igieniche terribili all’interno della sua bat-caverna.
L’impaziente
Fare fold non è divertente, ma aspettare che qualcun altro lo faccia lo è ancora meno! L’impaziente ha voglia di giocare e non ha importanza quanto qualcuno sia veloce: per lui non lo è mai abbastanza. Continua a lamentarsi in chat della lentezza dei vari giocatori al tavolo e se entro un minuto dalla sua ultima azione la parola non torna a lui ha già messo la spunta su "sit out alla prossima mano". Potrebbe essere un gran torneista, ma in genere viene fregato dai 5 minuti di pausa nei quali per passare il tempo si iscrive a decine di heads-up turbo, specialità di cui non sa nulla e che lo manderà in tilt per tutta sera. A volte arriva al final table del torneo e riesce in quel caso a recuperare le perdite di tutte le partite che ha aperto nella pausa. Negli altri casi esce nei primi 10 minuti dopo la pausa.
Fare fold non è divertente, ma aspettare che qualcun altro lo faccia lo è ancora meno! L’impaziente ha voglia di giocare e non ha importanza quanto qualcuno sia veloce: per lui non lo è mai abbastanza. Continua a lamentarsi in chat della lentezza dei vari giocatori al tavolo e se entro un minuto dalla sua ultima azione la parola non torna a lui ha già messo la spunta su "sit out alla prossima mano". Potrebbe essere un gran torneista, ma in genere viene fregato dai 5 minuti di pausa nei quali per passare il tempo si iscrive a decine di heads-up turbo, specialità di cui non sa nulla e che lo manderà in tilt per tutta sera. A volte arriva al final table del torneo e riesce in quel caso a recuperare le perdite di tutte le partite che ha aperto nella pausa. Negli altri casi esce nei primi 10 minuti dopo la pausa.
Il giocatore mobile
Stanco di subire le lamentele della moglie perchè passava tutto il giorno in casa a giocare a poker, ha deciso di passare tutto il giorno fuori a giocare a poker. Munito di tablet o smartphone, gioca a poker ovunque gli capiti: al parco, a lavoro, in bagno, al cinema e anche al volante. Lo si riconosce dal tempo interminabile che prende per ogni decisione e per le continue disconnessioni.
Stanco di subire le lamentele della moglie perchè passava tutto il giorno in casa a giocare a poker, ha deciso di passare tutto il giorno fuori a giocare a poker. Munito di tablet o smartphone, gioca a poker ovunque gli capiti: al parco, a lavoro, in bagno, al cinema e anche al volante. Lo si riconosce dal tempo interminabile che prende per ogni decisione e per le continue disconnessioni.
Il matematico
Per il matematico il grinding è tutt’altro che un’esperienza da prendere a cuor leggero. Ha dozzine di programmi, appunti e tabelle che tiene aperti durante le sue sessioni, alla costante ricerca della soluzione definitiva al gioco del poker. Riesce a trovare la giocata perfetta in ogni situazione, il problema è che quando la trova in genere il timebank è scaduto da un pezzo.
Per il matematico il grinding è tutt’altro che un’esperienza da prendere a cuor leggero. Ha dozzine di programmi, appunti e tabelle che tiene aperti durante le sue sessioni, alla costante ricerca della soluzione definitiva al gioco del poker. Riesce a trovare la giocata perfetta in ogni situazione, il problema è che quando la trova in genere il timebank è scaduto da un pezzo.
Il festaiolo
Di giorno è un giocatore che se la cava. E’ la notte il suo problema. Soprattutto nel fine settimana. Ha il vizio di alzare un po’ il gomito, ma purtroppo non lo fa mai abbastanza da dimenticarsi la password del suo account. Dalle 23:00 in poi è una mina vagante e crea liste d’attesa interminabili al suo tavolo. Il momento peggiore della sua giornata è il mattino quando ancora confuso riapre la cassa. Vuota.
La meteora
E’ quel giocatore che una sera carica 20€ su una poker room e nel giro di un paio d’ore si ritrova a giocare high stakes senza nemmeno sapere bene come o perché. In genere si siede con tutto il suo bankroll ad un tavolo di cash game e ogni volta che si può permettere il buy-in per il livello superiore fa level up. Ovviamente non conosce le regole, ma diamine, bluffare è così divertente! Ci sono regulars che passano un’intera carriera pokeristica aspettando una run come la sua. Ovviamente invano.
E’ quel giocatore che una sera carica 20€ su una poker room e nel giro di un paio d’ore si ritrova a giocare high stakes senza nemmeno sapere bene come o perché. In genere si siede con tutto il suo bankroll ad un tavolo di cash game e ogni volta che si può permettere il buy-in per il livello superiore fa level up. Ovviamente non conosce le regole, ma diamine, bluffare è così divertente! Ci sono regulars che passano un’intera carriera pokeristica aspettando una run come la sua. Ovviamente invano.
Il poker è bello perché è vario! Quanti di questi giocatori vi è capitato di incontrare ai tavoli virtuali?