IL LOOSE AGGRESSIVE NEL CASH GAME 6MAX

Il giocatore esperto determina in modo rapido i tratti tipici dei propri rivali per poi scendere ai particolari difetti del loro gioco, i leaks.
Ma quali sono le caratteristiche principali di un giocatore loose aggressive?

Assegnare un profilo preciso ad un avversario è uno degli aspetti basilari nel poker. Distinguere le caratteristiche dei giocatori  permette di prendere decisioni corrette, che si traducono in scelte a valore atteso positivo.
 
Ogni giocatore possiede un profilo e uno stile di gioco, ha un’identità “pokeristica“.
 
L’iniziativa è la chiave del gioco e viene indicata con l’aggettivo aggressive: entrare nei piatti con un raise piuttosto che con un call.

La frequenza dell’aggressione delinea infine due profili tra i giocatori aggressivi al tavolo: tight aggressive(TAG) e loose Aggressive(LAG).
Il giocatore tight avrà frequenze inferiori rispetto a quello loose. 
Premettendo che entrambe le figure possano ottenere un profitto nel poker, in questa sede porteremo il focus sul LAG con l’intento di evidenziarne gli aspetti fondamentali.
 
Quando un giocatore è considerato loose aggressive?
Un giocatore che rilancia spesso sia preflop che postflop e che resta in gioco anche con un punto mediocre è un giocatore loose-aggressive.
Le sue frequenze di gioco per natura indicano un range di apertura e di azione decisamente vasto.
 
Pur non avendo ancora la conoscenza di strumenti di analisi delle frequenze di gioco degli avversari, è possibile inquadrare un giocatore LAG per 3 caratteristiche:
- rilancia preflop circa 1 volta su 4
- opta per una continuation bet sul flop almeno 3 volte su 5
- effettua un check-raise sul flop almeno 1 volta su 8.
 
GLI STRUMENTI PER L’ANALISI
La valutazione di un avversario è un percorso fatto di osservazione e acquisizione di dati in specifiche note. Tuttavia, esiste l’ausilio di strumenti come Holdem Manager o Poker Tracker che memorizzano tutte le azioni dei giocatori.
I valori riportati nei software come VPIP, PFR, 3bet indicano le caratteristiche del gioco preflop e aiutano la classificazione degli avversari.
 
Aiuto non significa soluzione…
I tools di supporto sono strumenti di incameramento precisi, ma il dato statistico va interpretato in modo corretto. Il thinking process è quel momento in cui il giocatore è chiamato alla sintesi delle informazioni verso la scelta migliore.

Come si affronta un giocatore loose-aggressive?
E’ preferibile ridurre le proprie frequenze di apertura nel preflop quando il giocatore LAG siede in posizione, poiché tenderà a 3bettare le nostre aperture.
E’ inoltre consigliabile evitare il bluff o puntare con un valore marginale dopo che il flop è stato servito.
Il player LAG tende a rilanciare le puntate nel postflop anche con punti mediocri, quali middle pair, draw a bassa equity e bluff puri.
Le carte premium o quelle che possono migliorare e “lavorare” bene nel post-flop saranno ideali.
In definitiva, è utile giocare in posizione per implementare la tecnica dello slowplay con punti forti e al tempo stesso controllare le dimensioni del piatto quando il valore della mano è marginale.

Nello scontro con un loose aggressive è rilevante adattare il proprio gioco, capire quando è possibile essere intraprendenti, quando lasciarsi aggredire e quando invece mollare la presa.
“Conosci il nemico, conosci te stesso, mai sarà in dubbio il risultato di 100 battaglie" (Sun Tzu, “L’arte della guerra”)

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