
Molti degli errori commessi dai giocatori alle prime armi sono dovuti ad un’errata interpretazione sulla qualità delle loro mani. Esistono infatti due scale di giudizio sulla forza di una mano, quella relativa e quella assoluta. Vediamo come comprenderle al meglio.
FORZA ASSOLUTA
Se si ordinassero le possibili combinazioni dalla più debole alla più forte, si potrebbe valutare la forza assoluta di una mano in base alla posizione che occuperebbe in questa particolare classifica.
Nel preflop la mano più debole è 7-2 offsuit, mentre la più forte è AA. Nel postflop si possono formare diverse combinazioni, pertanto la peggiore in assoluto è carta alta (la più bassa concessa dal board) e la migliore scala reale.
L’errore commesso da molti giocatori è quello di considerare soltanto la forza assoluta di una mano senza valutarne quella relativa, assai più importante.
FORZA RELATIVA
Una mano forte in senso assoluto può non esserlo in senso relativo. JJ è un’ottima mano preflop, tra quelle con la forza assoluta migliore. Ma se un giocatore tight apre da UTG e un altro avversario passivo decide di 3bettarlo da MP, come sembrano i propri ganci dal grande buio? In questo spot la loro forza relativa è molto bassa, in quanto l’azione ha fatto intendere di trovarsi contro mani molto forti.
Lo stesso discorso vale nel postflop. Una doppia coppia è un punto in genere molto buono, ma su board 8h 9h Td 7h 3d potrebbe essere un fold senza troppi ripensamenti.
Una mano forte in senso assoluto può non esserlo in senso relativo. JJ è un’ottima mano preflop, tra quelle con la forza assoluta migliore. Ma se un giocatore tight apre da UTG e un altro avversario passivo decide di 3bettarlo da MP, come sembrano i propri ganci dal grande buio? In questo spot la loro forza relativa è molto bassa, in quanto l’azione ha fatto intendere di trovarsi contro mani molto forti.
Lo stesso discorso vale nel postflop. Una doppia coppia è un punto in genere molto buono, ma su board 8h 9h Td 7h 3d potrebbe essere un fold senza troppi ripensamenti.
CAMBIAMENTI NELLA FORZA DI UNA MANO
La forza assoluta di una mano è sempre la stessa, ma quella relativa cambia di continuo.
KK ha una notevole forza assoluta nel preflop, ma postflop la sua forza relativa può crollare in diversi modi. Ad esempio può cadere un asso al flop, oppure può scendere un board su cui diverse scale e colori sono possibili. Anche mani molto buone al flop possono perdere in forza relativa. E’ il caso di quando si floppa una scala solo per vedere i classici turn e river che completano 4/5 di un colore. Per fortuna può capitare anche il contrario e una mano può migliorare la sua forza relativa. Asso alto non è in genere un buon punto, ma quando al river si chiude una doppia coppia sul board il suo valore incrementa.
Può addirittura capitare che una mano migliori in forza assoluta ma diminuisca in forza relativa: è quello che succede quando si ha una doppia coppia ma un’overcard si pareggia tra turn e river. Si ha una doppia coppia più alta ma la situazione è peggiorata, in quanto l’avversario può avere fatto trips o una doppia coppia migliore Un esempio è quando si è in possesso di A5 su flop AT5 ma cade un secondo T al turn.
La forza assoluta di una mano è sempre la stessa, ma quella relativa cambia di continuo.
KK ha una notevole forza assoluta nel preflop, ma postflop la sua forza relativa può crollare in diversi modi. Ad esempio può cadere un asso al flop, oppure può scendere un board su cui diverse scale e colori sono possibili. Anche mani molto buone al flop possono perdere in forza relativa. E’ il caso di quando si floppa una scala solo per vedere i classici turn e river che completano 4/5 di un colore. Per fortuna può capitare anche il contrario e una mano può migliorare la sua forza relativa. Asso alto non è in genere un buon punto, ma quando al river si chiude una doppia coppia sul board il suo valore incrementa.
Può addirittura capitare che una mano migliori in forza assoluta ma diminuisca in forza relativa: è quello che succede quando si ha una doppia coppia ma un’overcard si pareggia tra turn e river. Si ha una doppia coppia più alta ma la situazione è peggiorata, in quanto l’avversario può avere fatto trips o una doppia coppia migliore Un esempio è quando si è in possesso di A5 su flop AT5 ma cade un secondo T al turn.
Non solo il board ma anche l’action di un giocatore può modificare la forza relativa di una mano. Quando ci si ritrova con una calling station su flop TQ5, una coppia d’assi ha una grande forza relativa. Se però il giocatore passivo decide di controrilanciare la cbet, a quel punto la forza relativa di AA decresce in quanto si sta fronteggiando un range decisamente più forte.
GLI ERRORI DA EVITARE
L’errore che commettono gli inesperti è quello di non essere flessibili nel giudicare la forza della propria mano. In genere, tendono ad innamorarsi delle proprie mani con forza assoluta elevata senza poi essere oggettivi su quella relativa.
Capita così che un novizio non sia in grado di foldare JJ nel preflop anche quando la situazione lo richiede, o che non riesca a foldare una coppia d’assi nel postflop sui board che si sono complicati.
L’unico modo per evitare questo inconveniente è essere sempre dinamici nelle proprie valutazioni e chiedersi sempre in che modo una nuova carta o un’azione inaspettata influiscano sulla forza relativa della propria mano.
L’errore che commettono gli inesperti è quello di non essere flessibili nel giudicare la forza della propria mano. In genere, tendono ad innamorarsi delle proprie mani con forza assoluta elevata senza poi essere oggettivi su quella relativa.
Capita così che un novizio non sia in grado di foldare JJ nel preflop anche quando la situazione lo richiede, o che non riesca a foldare una coppia d’assi nel postflop sui board che si sono complicati.
L’unico modo per evitare questo inconveniente è essere sempre dinamici nelle proprie valutazioni e chiedersi sempre in che modo una nuova carta o un’azione inaspettata influiscano sulla forza relativa della propria mano.
La forza assoluta di una mano non dovrebbe essere mai considerata quando si prende una decisione al tavolo verde. Il buon giocatore di poker valuta sempre la forza relativa della propria mano e non ha problemi a fare un grosso fold quando la situazione lo richiede.