COME PIANIFICARE UNA STRATEGIA DI PUNTATE PER VALORE

Quando si gioca una mano, l'idea di farlo con un piano è sempre la migliore. Inizia già dal preflop a pianificare una strategia di puntate per aiutarti a risolvere molti dubbi nel postflop.

Le fondamenta di un buon piano: il preflop
La forza di una mano può cambiare in modo radicale dal preflop al flop, tuttavia è bene farsi un’idea di come una certa mano verrà di solito giocata già prima di vedere le carte comuni.

Ad esempio, salvo rari casi, una mano come AA verrà puntata per valore su più strade, mentre una mano come 78s richiederà molti bluff per risultare profittevole. Avere chiara la natura di una starting hand e il modo in cui renderla profittevole sono le vere chiavi di successo nel poker. In questa sede ci concentreremo solo sulle puntate per valore.


Dopo il flop: quante puntate di valore voglio estrarre?

Questa è la prima domanda da porsi quando si ha la fortuna di avere una mano con valore di showdown dopo il flop. La risposta dipende da vari fattori, primi fra tutti il tipo di avversario, la natura del board e la forza della propria mano.
Un sistema semplice ed intuitivo di gestire questa domanda divide le possibili risposte in 4 gruppi: 0, 1, 2, 3, 3 o più. Vediamole una alla volta.

0 puntate di valore
Capita quando si ha una mano con valore di showdown ma il board o l’avversario sono tali da non poter aggiungere soldi al piatto. Ad esempio con una mano come 3d 3s su un flop di tipo Jh Qh Kh si ha un po’ di valore di showdown ma non c’è modo di concretizzarlo. Il board è pessimo e di solito ci si limiterà al check/fold.

1 puntata di valore
Questa risposta non è molto comune al flop, ma capita molto spesso di utilizzarla nel prosieguo della mano in caso di imprevisti, come si vedrà più avanti.

2 puntate di valore
Quando si ha una mano di valore medio su un board ricco di progetti, in genere sono due le puntate di valore che si vogliono prendere. Un esempio classico è quando si ha una top pair senza kicker o una coppia media con le quali si punta al flop e al turn per farsi pagare dai possibili progetti con il piano di fare check back al river. A volte capita anche sui board dry con una top pair debole, dove si preferisce puntare su flop e river rinunciando al turn (o su turn e river rinunciando al flop) piuttosto che su tutte e 3 le strade.

3 puntate di valore
Quando si ha una mano di valore forte ma non eccezionale, queste sono le puntate di valore che che si vogliono estrarre. Contro un giocatore occasionale e passivo in genere si punta su flop, turn e river con una buona top pair, ma si è disposti a foldare in caso di controrilancio. Sapere di volere estrarre solo 3 strade di valore può essere di aiuto nel trovare il fold in situazioni difficili.

3 o più puntate di valore
Quando si ha una mano eccellente, tanto da essere disposti anche a giocare i propri resti, non si vogliono estrarre solo 3 puntate di valore ma di più. Ne sono un classico esempio i set e i punti migliori nel poker, con i quali di solito non solo si è disposti a subire controrilanci, ma addirittura si desiderano.

Imprevisti: l’importanza di avere un piano dinamico
A volte può capitare che una carta o una reazione inaspettata del proprio avversario possano rendere necessaria una ripianificazione della mano. Per questo motivo è essenziale porsi la domanda iniziale su ogni strada e ad ogni cambiamento nella mano: quante puntate di valore voglio estrarre?

Ad esempio si può puntare al flop con AA su un board wet con l’idea di prendere 3 strade di valore, ma su un turn terribile si può decidere che per quella mano una sola puntata possa essere sufficiente. E ancora si potrebbero volere 3 o più puntate di valore con un set fino a quando un brutto turn o river chiude un progetto che obbliga a prenderne solo 3 o meno.

Nel poker chi ha un piano non viene mai colto di sorpresa. Questo semplice sistema di pianificazione delle puntate serve ad essere preparati per ogni evenienza e ad avere un’idea di come condurre l’azione. Il segreto è riorganizzarsi ogni volta che succede qualcosa di imprevisto, in modo da compiere sempre scelte dinamiche e intelligenti.

FONTE: Questo articolo è una rivisitazione di un capitolo del libro "Easy Game" di Balugawhale.

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