IL FLOATING INTELLIGENTE

Fare floating può sembrare molto semplice, ma scegliere le mani migliori per condurre questa strategia non sempre lo è. Alcuni giocatori riescono ad usare questa mossa una giusta percentuale di volte, ma falliscono nel fare profitto solo perché la fanno con le mani sbagliate. Vediamo come evitarlo.

Cos’è il floating?
Fare floating significa fare call al principale scopo di vincere il piatto in una strada successiva senza avere un buon punto ma con l'idea di bluffare su una debolezza.
In genere lo si fa per punire quei giocatori che hanno la tendenza a cbettare troppo sul flop per poi rinunciare ai loro bluff sul turn, ma su certi board diventa quasi una scelta obbligata se non si vuole finire con il foldare troppo spesso.


Una distinzione dovuta: board dry e board wet
Quando un board è ricco di progetti in genere non è necessario fare floating con mani sconnesse dal board. Questo perché nel proprio range si trova un numero di mani legittime e adeguate da difendere senza problemi.

La questione è molto diversa sui board dry, dove le mani connesse al board sono poche e - se non si vuole foldare in eccesso - è necessario difendere diverse mani improbabili, specie contro quei giocatori che abusano delle cbet in modo automatico. Molti giocatori tendono a commettere errori nella scelta delle mani con cui fare floating, usando poco criterio. Così non funzionerà.

Aumentare l’efficienza dei propri floating
Si potrebbe erroneamente pensare che, dal momento che il floating non prevede showdown, quando ha successo la propria mano non abbia importanza. In realtà, per aumentare l’efficacia di questa mossa è bene scegliere quelle mani che possano avere un buon piano B, anche quando l’avversario continua a puntare al turn. Vediamo un esempio.

NL100
Villain - CO (120€)
Hero - BTN (100€)
OPPO 1 - SB (85€)
OPPO 2 - BB (114€)
Hero ha due carte qualsiasi

**Preflop**
Villain raises 3€, Hero calls 3€, SB folds, BB folds (POT: 7,5€)

**Flop**
Ks 8d 3h
Villain bets 4€
Secondo le informazioni di Hero questo avversario ha la tendenza a cbettare molto spesso sul flop per poi check/foldare al turn. Tuttavia, quando continua a puntare tende ad avere top pair o meglio.

Vediamo quale mano è la migliore per fare floating tra:
- 9d 9h
- 3c 4c
- 9d Td

Partiamo dai fattori da tenere in considerazione. Se l'avversario fa sempre check/fold al turn, tutte queste sono buone per una puntata al turn senza distinzioni l’una dall’altra. Ciò che fa la differenza è come reagiscono queste mani quando il floating va male e Villain punta ancora: nello specifico bisogna chiedersi quanto spesso queste mani hanno la chance di migliorare al turn per reggere ulteriore action da un range forte.

1) 9d 9h migliora solo nel caso in cui il turn sia uno dei due rimanenti 9, di conseguenza potrà continuare in media soltanto il 4% delle volte in cui Villain spara la 2-barrel.
2) 3c 4c ha 5 outs e può migliorare più spesso: un 3 o un 4 cadranno circa il 10% delle volte al turn.

3) Ma la mano con il miglior piano B è senza dubbio 9d Td: ha ben 9 outs che possono aprire un flush draw e 6 ulteriori outs per una bilaterale. Se Villain dovesse puntare ancora si avrà la chance di continuare a chiamare ben il 30% delle volte.
Siccome tutte queste mani vinceranno nel caso in cui Villain decida di checkare al turn, la differenza reale è data da quelle volte in cui punta. In questi casi la mano che si erge sulle altre è senza dubbio 9d Td.

Il floating è una mossa molto efficace al tavolo verde, ma lo è ancora di più se fatta in modo intelligente. Quando ci si trova su un board dry è sempre bene valutare quante carte possono migliorare la propria mano al turn. In questo modo la scelta migliore ricadrà su quelle mani che hanno diversi backdoors piuttosto che sulle coppie.

 

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