PILLOLE DI BANKROLL

Il bankroll è la quota di denaro che il giocatore dedica esclusivamente al gioco del poker. Per chiunque voglia intraprendere la carriera pokeristica, il bankroll management è la prima regola da imparare.

Nel corso degli anni,  soprattutto con il diffondersi del gioco on-line, il concetto di bankroll e la sua gestione hanno assunto connotati ben precisi.

Come si crea un bankroll?

Le risorse monetarie da dedicare al poker dipendono  principalmente da due caratteristiche:

1. La tipologia di partita
2. La preparazione tecnico/strategica


La tipologia di partita
: i players che giocano sit&go e mtt affrontano più spesso periodi soggetti alla varianza rispetto a coloro che giocano cash-game dove la componente abilità è premiata in misura maggiore nel lungo periodo. Nelle tipologie  sit&go o mtt aumentano le variabili in quanto si affrontano più giocatori rispetto a un cash game 6-max.

Inoltre queste due modalità si fondano sulla protezione dello stack, poiché un incremento delle chips in gioco con una giocata a valore atteso positivo viene valutata in chips EV (cEV) che non si traduce in eguale corrispettivo in dollar EV ($EV). In altre parole, vincere una o più mani non significa incassare nell’immediato denaro reale, nè un posizionamento in the money sino alla scoppio della bolla.  Di conseguenza chi gioca cash game può avere una “cassa” più piccola, poiché qui il valore atteso in chips corrisponde al valore atteso in dollari.

La preparazione tecnico/strategica: è un elemento cardine per la costituzione del bankroll. Per i giocatori novizi è consigliabile avere un bankroll più robusto per sopportare, oltre a periodi sfortunati, anche swing dovuti a errori tecnici, all’inizio fisiologici a causa dell’inesperienza.

Un altro elemento a cui accennare - ma che merita una ampia trattazione in separata sede - è la varianza. La varianza è un concetto matematico/statistico che studia l’aleatorietà: è un indice che misura quanto i dati si discostano dal valore medio atteso. Inoltre essa incide in modo prevalente negli intervalli di tempo brevi.
Si comprenderà in modo veloce e intuitivo che la varianza conduca per sua natura a una strategia di crescita del bankroll più oculata.

A cosa è utile la gestione del bankroll?
Il player disciplinato si adatta ai downswing  nei momenti difficili e scende al livello inferiore per ricostituire il proprio bankroll, preservandolo da rischiosi deterioramenti.
Al contempo, quando il proprio capitale pokeristico cresce e si è raggiunta una maturazione tecnica adeguata, è corretto fare level-up ossia affrontare un livello di gioco superiore.

Non è sufficiente avere una somma di denaro dedicata al poker, bisogna anche saperla gestire. Se un giocatore dovesse esaurire questo “tesoretto” sarebbe costretto a smettere di giocare.

Di seguito le tabelle che riassumono una corretta gestione del bankroll:

Cash game

Player

Stack

Esperto

30

Inesperto

40


Sit&go – Mtt

Player

Buy-in

Esperto

100

Inesperto

150

 
Un esempio pratico che segue fedelmente i consigli riportati nella tabella sarà:
·       Un giocatore esperto di cash game che gioca il NL50 avrà un bankroll di €1.500
·       Un giocatore di sit&go inesperto che vuole giocare partite dal  buy-in di €5 avrà una cassa di €750

N.B. Le tabelle sono indicative per chi approccia il poker con una disciplina impeccabile. Si presuppone che:
- il giocatore abbia chiare le soglie di level down a fronte di perdite
- il denaro in gioco non rappresenti una quota pesante del proprio patrimonio
- il multitabling non incida negativamente sulla performance ai tavoli
- il poker non sia l’unica fonte di reddito (professionismo)
Se si verifica uno dei casi di cui sopra, sarà necessario riformulare la gestione del bankroll verso soglie più alte.

Livio Buttignol, manager italiano di successo, prosando L’arte della guerra di Sun Tzu, redige un passaggio calzante:
“I piani devono essere predisposti al momento giusto, quindi né in anticipo né a guerra in corso. Devono essere progettati in modo che le risorse siano sufficienti e disponibili […] in guerra non esistono revised budget ma c’è un adattamento continuo all’evolversi della situazione”

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