POT ODDS & OUTS – Dagli outs alle percentuali

Dopo aver imparato a conoscere e calcolare gli outs a disposizione in una mano di poker, bisogna comprendere la differenza tra avere 14 outs o averne 2 e come le diverse situazioni possano tradursi in percentuali semplici per comprendere le reali possibilità di vincita in un preciso momento della mano.

In effetti, imparare il conteggio numerico degli outs potrebbe apparire un mero esericizio mentale senza un'applicazione pratica.
Sbagliato. Ecco perché è di fondamentale importanza andare oltre e procedere a trasformare gli outs in percentuali o in odds, in modo tale da capire effettivamente le reali possibilità di vincita.

E' meglio iniziare a ragionare  con le percentuali, dato che sono più intuitive da capire.



Il metodo più veloce  per convertire gli outs in percentuali viene detto in inglese “Rule of 2 and 4” o “Regola del 2 e del 4”.
E’ davvero semplice.

Se c’è una sola carta a scendere (in genere al turn), si moltiplica il numero degli outs appena calcolati per 2.
Il risultato sarà una ottima approssimazione della corrispondente percentuale di prendere una delle carte volute.

Se le carte a scendere sono invece due (in genere al flop), è necessario moltiplicare gli outs per 4, invece che per 2.

Facciamo un esempio per comprendere meglio quanto detto:
Un giocatore è in possesso di un progetto a colore, avente in genere nove outs.
Se si trova al flop, secondo questa regola, ha il 36% (9*4) di possibilità di chiudere il colore tra il turn e il river.
Se è al turn, solo il 18% (9*2). Tali approssimazioni  si avvicinano molto alla realtà, dato che di fatto ha rispettivamente il 34.97% al flop e il 19.15% al turn di chiudere il colore.

L’unico svantaggio di questa regola è che una volta superati i dodici outs, le percentuali ottenute non sono più così corrette. In tal caso comunque, basterà tenere a mente che per progetti sopra i dodici outs, la probabilità di centrare una delle carte è sempre superiore al 45% al flop, e superiore al 22% al turn.

Qualcuno ricorderà la mano finale dell’articolo precendente.
Un giocatore avevaappena centrato una scala con JT, pescando un 7 su board 982. Il suo avversario aveva 77, quindi era ancora in gioco con un tris.
La domanda era: quanti outs disponibili aveva l’avversario per superarlo al river?
Allora, si dovranno calcolare tutte le carte che gli darebbero un full-house, più il restante 7 per il quads (poker). Il totale fa dieci (tre 9 + tre 8 + tre 2 + il restante 7). Benissimo, adesso si valuti la percentuale di vittoria.
E’ approssimativamente l'80%. Da dove esce?
Semplice, si applica la “Regola del 2”, moltiplicando quindi i dieci outs dell’avversario per due e ottenendo venti, che a sua volta va sottratto a cento.
In numeri: 10*2= 20% (% vittoria avversario) quindi 100%-20% = 80% (% vittoria del giocatore con la scala).

Il passaggio dagli outs alle percentuali è un cardine della matematica applicata al poker e sarà la base per tutta una serie di calcoli successivi nel paragone tra le odds (probabilità della mano) in rapporto alle pot odds (le probabilità offerte dal piatto) al fine di prendere decisioni in futuro che abbiano un valore atteso positivo.

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