
Se parlare per ultimi in una partita di poker è un vantaggio, è altrettanto vero che esistono ulteriori principi discriminanti sulle scelte del range di open-raise, come numero e tipologia di giocatori, la propria mano e il livello della partita.
In un precedente articolo è stata argomentata la posizione come primo fattore da considerare. In questa seconda parte si ha l’intento di approfondire questi ulteriori aspetti.
Numero di players al tavolo: più giocatori sono seduti al tavolo, più carte vengono distribuite e maggiori sono le probabilità che l’original raiser apra con una mano legittima. All’opposto, se si affrontano meno giocatori, il range con il quale rilanciare è più ampio. Se si dovesse giocare un heads up (uno contro uno) dalla posizione del bottone, le frequenze di rilancio preflop potrebbero essere superiori a 4 volte su 5 occasioni.
La tipologia di giocatori al tavolo: è necessario avere un’attenzione particolare alle tendenze di chi occupa le posizioni a sinistra dell’original raiser. Se, ad esempio, si è seduti in una posizione che precede un giocatore aggressivo preflop, è utile adattare verso il basso le frequenze di apertura. In questo caso, sarebbe opportuno restringere il campo a mani premium che permettano di fronteggiare una eventuale 3bet con cognizione di causa. Il concetto si “capovolge” se si affrontano giocatori che difficilmente contro-rilanciano.
La tipologia di partita: in linea di massima il cash-game 6-max viene giocato con frequenze di open-raise più alte rispetto alle fasi iniziali di un sit&go o di un mtt. In questi ultimi il rapporto tra il rendimento di un rilancio e il rischio di perdita non è ottimale in early stage, perché l’obiettivo di un torneo è la permanenza nello stesso verso i premi. Tuttavia, sarebbe riduttivo snocciolare nozioni in questo articolo su pensieri di una certa vastità.
Il livello di partita: l’ampiezza di un range di apertura è direttamente proporzionale al livello della partita che si sta affrontando. I regulars del cash che affrontano il NL10 hanno mediamente un open-raise più basso rispetto ai giocatori della NL100 e NL200.
E’ una conseguenza delle capacità tecniche dell’esperienza e di un field più forte ai limiti medio-alti contro cui un eventuale bluff gode di maggiore fold equity rispetto alla tenacia dei giocatori inesperti dei microlimiti. Inoltre, il grinder sa giocare mani complicate o marginali nel postflop con una dimestichezza determinata dall’osservazione e ripetizione di situazioni nel tempo.
E’ una conseguenza delle capacità tecniche dell’esperienza e di un field più forte ai limiti medio-alti contro cui un eventuale bluff gode di maggiore fold equity rispetto alla tenacia dei giocatori inesperti dei microlimiti. Inoltre, il grinder sa giocare mani complicate o marginali nel postflop con una dimestichezza determinata dall’osservazione e ripetizione di situazioni nel tempo.
Il valore della mano: esistono combinazioni di carte che, in un certo senso, esulano dal contesto pokeristico che riguarda gli aspetti finora trattati.
Starting hands come AA – KK – QQ - AK rappresentano quei casi in cui un giocatore, a prescindere dalla posizione, dagli avversari, dal livello e tipologia di partita, potrà rilanciare senza timori.
E’ doveroso comunque includere le eccezioni: talvolta un giocatore potrebbe compiere un’azione per risultare imprevedibile nel tentativo di ricavare un profitto più alto (deception)
Starting hands come AA – KK – QQ - AK rappresentano quei casi in cui un giocatore, a prescindere dalla posizione, dagli avversari, dal livello e tipologia di partita, potrà rilanciare senza timori.
E’ doveroso comunque includere le eccezioni: talvolta un giocatore potrebbe compiere un’azione per risultare imprevedibile nel tentativo di ricavare un profitto più alto (deception)
La costruzione di un range di apertura è il fattore tattico e strategico di questa disciplina da cui srotolare il proprio gioco, ed ecco allora una ricetta veloce e intuitiva:
Tattica - si vince con la semplicità
Valutazione - conoscenza del contesto
Misurazione - stimare i costi della guerra
Enumerazione - analisi delle forze disponibili
Bilancio - le nostre possibilità e quelle del nemico Vittoria - le azioni vincenti che ne conseguono
Valutazione - conoscenza del contesto
Misurazione - stimare i costi della guerra
Enumerazione - analisi delle forze disponibili
Bilancio - le nostre possibilità e quelle del nemico Vittoria - le azioni vincenti che ne conseguono
Sun tzu - L’arte della guerra