Il pokerista è per sua natura molto spesso un animale notturno: va a dormire quando gli altri si svegliano e si sveglia ad orari difficilmente comprensibili dalle persone “normali”, utilizza buona parte della giornata per presentarsi al meglio al grinding successivo, magari analizzando le sue hand history col coach, segue spesso una dieta non esattamente salutare e gli interessi al di fuori del poker qualche volta latitano.
Ovviamente quella appena descritta è un’estremizzazione di un mondo che sembrerebbe alienante, ma in realtà il giocatore di poker, soprattutto se vincente, ha spesso una mente fuori dal comune che sa come affrontare la propria vita anche al di fuori del feltro, sia esso virtuale o da toccare con mano.
Tra gli hobby più battuti dai nostri “colleghi”, c’è sicuramente l’interesse verso le serie televisive.
Alzi la mano chi, tra voi che leggete, non ha mai sentito parlare di “bing watching”, quella particolare mania che spinge gli appassionati di serie tv a tenersi da parte tutte le stagioni per poi spararsele in un arco di tempo ridotto, magari per “stiltare” dopo un paio di sessioni andate male, oppure per staccare e fare contenta la propria fidanzata stando insieme a lei di fronte alla tv.
Abbiamo provato a capire quali serie possano fare al caso delle varie tipologie dei giocatori, anche per indirizzare chi è indeciso a cominciarne una piuttosto che un’altra.
-
“Game of Thrones” per i giocatori aggressivi
La fantasia unita a una buona dose di competitività sono i due ingredienti principali della serie in questione; immagini forti, duelli corpo a corpo e nemici immaginari fuori dalla realtà non potranno non piacere.
Chi interpreta il poker in maniera aggressiva vestirà i panni del proprio eroe preferito e proverà a sostituire le sue spade con un geniale 7-2 off da onorare con una bella continuation bet dal flop al river.
-
“Breaking bad” per gli sceriffi del tavolo
È una serie per i protagonisti del torneo, per coloro i quali provano sempre e comunque di imporre il proprio gioco, senza dover essere per forza troppo aggressivi.
La continua lotta tra il bene e il male, tra i Walter White e gli Heisenberg che albergano dentro di noi, nella vita così come al tavolo, dove adatteremo il personaggio più consono ad avere la meglio sugli altri, ci terranno incollati ai dialoghi dei vari protagonisti.
Si dice sempre che un campione di poker diventa completo quando capisce come adattarsi ai propri avversari, in ogni occasione. Scegliete voi come.
-
“Better call Saul” per chi bluffa in continuazione
Gli espedienti più contorti, gli inganni effettuati col sorriso, la sopravvivenza al tavolo da ottenere ad ogni costo. Una serie cerebrale da gustare attendendosi un colpo di scena dietro l’altro senza mai capire se il nostro avversario smaschererà il nostro bluff, oppure cadrà nella trappola.
Riusciremo a convincere il giudice a portare le chips dalla nostra parte?
-
“Il commissario Montalbano” per i giocatori iper tight.
Attenzione, non è una critica, anzi. Luca Zingaretti, l’ormai famosissimo attore che impersona Montalbano sugli schermi di Rai Uno da innumerevoli anni, è bravissimo a trovare i colpevoli e lo fa con flemma professionistica, trova i difetti dei rivali e li incastra con prove schiaccianti.
Come un bel full di assi e kappa limpato da bottone dopo un’apertura da middle position.
-
“Mr Robot” per i fanatici dell’online
Elliot Alderson è un genio informatico che scopre con dovizia di particolari tutte le lacune e le tracce lasciate qua e la per la strada dai suoi obiettivi.
Un bel resoconto sulle mani dei giocatori che incontrate su internet e vedrete che la quotidianità del grinder online non è così lontana.
-
“Lie to me” per gli scopritori di tells
La celeberrima serie con quel fustacchione di Tim Roth è certamente una delle più riuscite e probabilmente quella che più si avvicina alla realtà pokeristica live.
Il personaggio di Cal Lightman prova, puntata dopo puntata, a smascherare i cattivi esclusivamente studiando i lineamenti del viso, le espressioni facciali, il portamento, il tono della voce.
Che dire… Il pokerista perfetto.