PRENDERE (BENE) LE NOTE NEL POKER

Le note sono senza ombra di dubbio uno degli aspetti più trascurati dai giocatori di poker. Molto spesso vengono sottovalutate e talvolta nemmeno prese in considerazione, quando in realtà sono in grado di aumentare il proprio profitto in modo netto.

Note vs statistiche
Molti giocatori pensano che le note siano meno importanti quando si hanno a disposizione le statistiche. Niente di più sbagliato. Le statistiche prendono in considerazione tutte le mani giocate da un certo avversario e ne forniscono una media matematica.


Possiamo sapere che un giocatore effettua una cbet al flop il 60% delle volte, ma...quanto lo fa su un board wet? Quante cbet effettua quando un asso è presente sul flop? Con che tipo di mani lo fa?
A tutte queste domande le statistiche comuni non possono dare una risposta, mentre le note sì.

Iniziare a prendere le note
All’inizio, quando non si ha ancora alcuna nota sui propri avversari, può capitare di non sapere da dove cominciare.
Un buon punto di partenza è quello di segnarsi tutto quello che sembra fuori dalla norma.
Non avrebbe infatti senso prendere una nota come “controrilancia preflop da SB con QQ”: è una cosa che bene o male ci si può aspettare dalla maggior parte dei propri avversari.

Al contrario potrebbe essere rilevante il fatto che un giocatore non lo faccia. Una nota come “non 3betta QQ preflop da SB” ha già una maggiore utilità, in quanto ci informa di qualcosa che non ci aspettiamo.
Ogni volta che vediamo un giocatore fare qualcosa che noi non avremmo fatto al posto suo, siamo di fronte ad una potenziale nota.
Ad esempio se vediamo un giocatore fare una cbet in bluff totale su un board molto connesso mentre noi tendiamo a farlo solo quando abbiamo equity, questa è una nota che dobbiamo prendere.

Come scrivere le note
E' importante non limitarsi ad individuare quali siano le migliori note da mettere, poichè bisogna anche scriverle al meglio.
Una nota come“c/r a caso, non foldare” risulta troppo vaga, mentre al contrario una nota come "effettua check/raise x4 al flop con KsTh su flop 7s 5d 4d dopo la cbet” è fin troppo dettagliata.
 
Le note dovrebbero essere precise ma allo stesso tempo sintetiche.
Immaginate di leggere la prima nota dopo una settimana o due: su quale strada il proprio avversario fa check/raise? Su che tipo di flop? Cosa vuol dire “a caso”? Una nota completamente inutile.

Il secondo esempio è molto più specifico, ma quanto tempo ci vorrà per leggerla quando si avranno altre 4 o 5 note simili su quel giocatore? Anche scriverla richiede più tempo del dovuto e si poteva sintetizzare meglio.

Un consiglio per scrivere le note è quello di usare sempre lo stesso stile e lo stesso criterio per tutte, ad esempio si potrebbe usare questo schema:
|azione|strada|tipo di board|tipo di mano|

In questo modo la nota precedente diventerebbe:
“check/raise al flop, board basso e connesso, overcards” o ancora meglio“c/r flop wet air”.

In questo modo in una nota si hanno tutte le informazioni essenziali, ordinate e sintetiche.
Inoltre, se dovesse capitare che questo giocatore faccia ancora un check/raise sul flop con air non c’è bisogno di aggiungere altre note, in quanto è già stato scritto.

Prendere le note non è difficile, ma prenderle bene è considerato da alcuni una vera e propria arte. Possono fornire molte informazioni che le semplici statistiche non possono dare ed in genere hanno un impatto di gran lunga maggiore sul proprio valore atteso al tavolo. Vale quindi la pena di imparare a farlo il prima possibile nel proprio percorso di apprendimento.


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