
Il gioco in hit or fold (centrare il flop o foldare) viene spesso denigrato dalla maggior parte dei regulars. Ma è sempre sbagliato portare avanti una strategia così lineare?
Perchè l’hit or fold non piace
Giocare in hit or fold non è affatto “sexy” agli occhi dei giocatori moderni. Si tratta soltanto di fare call preflop nella speranza che il flop venga a dare una mano.
Sembra quasi uno stile di gioco debole, ideale solo per quei giocatori che non sono in grado di vincere un piatto senza l’aiuto del board. Giocatori di questo tipo non possono certo impensierire i propri avversari.
Tuttavia, tra la vastità di strategie a propria disposizione nel No-limit Hold’em, anche l’hit or fold trova il suo posto e come vedremo non andrebbe sempre escluso a priori.
Quando l’hit or fold è una buona scelta
Esistono casi in cui non solo è una buona scelta, ma persino l’unica davvero profittevole. Basti pensare ai giocatori nitty: se il proprio avversario gioca solo mani premium, cosa si può fare se non chiamare nella speranza di trovare un flop favorevole? Di certo fare call sperando di rubare il piatto postflop non è una grande idea. Questi giocatori non sono famosi per foldare coppie alte dopo il flop.
Esistono casi in cui non solo è una buona scelta, ma persino l’unica davvero profittevole. Basti pensare ai giocatori nitty: se il proprio avversario gioca solo mani premium, cosa si può fare se non chiamare nella speranza di trovare un flop favorevole? Di certo fare call sperando di rubare il piatto postflop non è una grande idea. Questi giocatori non sono famosi per foldare coppie alte dopo il flop.
Ecco quindi svelato il bersaglio più vulnerabile al gioco in hit or fold, vale a dire il giocatore chiuso. La strategia migliore contro questi avversari è una: fare call con mani speculative nella speranza di centrare punti molto forti. Se ciò non accade è inutile accanirsi, il fold è l’unica soluzione.
Quando l’hit or fold è una pessima scelta
Giocare in hit or fold diventa un problema quando questa è la prima scelta in ogni situazione. Se un giocatore ha un range largo e cercherà di vincere il piatto postflop anche in bluff, significa soltanto fare il suo gioco. Un avversario di questo tipo non avrà così spesso una mano molto forte, ma non è un problema se riesce comunque a vincere la maggior parte dei piatti.
Giocare in hit or fold diventa un problema quando questa è la prima scelta in ogni situazione. Se un giocatore ha un range largo e cercherà di vincere il piatto postflop anche in bluff, significa soltanto fare il suo gioco. Un avversario di questo tipo non avrà così spesso una mano molto forte, ma non è un problema se riesce comunque a vincere la maggior parte dei piatti.
È proprio in questi casi che il gioco in hit or fold diventa un leak vero e proprio: se un giocatore ha un range debole con il quale dovrà fare necessariamente dei bluff, è necessario dargli action anche quando il flop non è dei migliori. Fare fold con la maggior parte delle mani non è più un’opzione.
Un altro problema dell’hit or fold contro range larghi riguarda le odds implicite. Se un avversario ha in media mani deboli è inutile aspettare un buon flop: si riceveranno troppi fold e l’attesa non verrà ripagata.
Adattarsi al proprio avversario
Il segreto consiste nell’essere dinamici. Quando si affronta un range chiuso è bene entrare in una mentalità di hit or fold; al contrario è obbligatorio cercare di fare l’opposto per gli avversari loose.
Il segreto consiste nell’essere dinamici. Quando si affronta un range chiuso è bene entrare in una mentalità di hit or fold; al contrario è obbligatorio cercare di fare l’opposto per gli avversari loose.
Mentre l’hit or fold può essere la strategia migliore contro un regular che apre da UTG, potrebbe essere disastrosa contro lo stesso giocatore che apre da BTN con un range più largo. Passare continuamente da una mentalità all’altra è il modo migliore per massimizzare il proprio valore atteso al tavolo.
Le massime nel poker sono spesso fuorvianti. Così vale anche per la convinzione che uno stile hit or fold sia sempre debole e perdente. In realtà contro i giocatori giusti risulta essere la scelta migliore, ma è bene cercare di essere dinamici e adattarsi allo stile e al range del proprio avversario in ogni situazione.