
Nonostante le diverse teorie complottiste riguardo al poker online che soventi si sentono, non è il server truccato la ragione per cui è più facile vincere nel poker live. I motivi in realtà sono ben altri, vediamone alcuni.
Il limite più basso che si può trovare live è relativamente alto rispetto a ciò che si trova online
Un giocatore alle prime armi che apre la lobby di una poker room online può tranquillamente sedersi ai microlimiti e giocare per pochi euro. Lo stesso giocatore non potrebbe però fare altrettanto all’interno di un casino: di solito qui il tavolo più “soft” parte dai bui 1€/2€ e anche se si volesse giocare solo per svago, quello è il minimo con cui partire.
Di conseguenza ad un tavolo con bui 1€/2€ al casino sarà facile trovare molti giocatori occasionali, mentre online a quei limiti la maggior parte degli avversari è più che competente.
L’online viene di solito preso più seriamente
La maggior parte dei giocatori che si incontrano online, gioca con il chiaro obbiettivo di generare profitto ed essere vincente sul lungo periodo.
Le regole del bankroll qui vengono in genere rispettate e quasi tutti lottano per rafforzarlo, anche a limiti relativamente bassi.
Nei tavoli dal vivo invece il giocatore medio si siede principalmente per svago, consapevole che il lungo periodo non lo raggiungerà mai. Di conseguenza capita spesso di essere più distaccati dalla cifra in gioco e in un certo senso utilizzare un approccio meno serio.
L’unica eccezione potrebbe farla chi gioca fuori bankroll al di sopra delle proprie possibilità: questi giocatori non saranno distaccati dalla cifra in gioco, ma l’eccessiva pressione li rende comunque vulnerabili.
I regular dell’online hanno molta più esperienza
Online è possibile giocare un numero di mani enorme rispetto ai volumi del poker live. In questo modo è più semplice accumulare esperienza, almeno per quanto riguarda l’aspetto tecnico del gioco.
Basti pensare che la maggior parte dei regulars online giocano sulle 1000 mani all’ora, mentre dal vivo si fatica ad arrivare sulle 30.
Supponendo di giocare a poker a tempo pieno, aspettandosi ad esempio 2000 ore all’anno, in 30 anni di poker live si giocherebbero circa 1.800.000 mani. Più di un regular online è riuscito nell’impresa di giocare altrettanto in un solo anno di gioco, mentre la maggior parte di essi non ci mette più di due anni.
In aggiunta a ciò i giocatori dell’online hanno accesso a molti strumenti per migliorarsi, basti pensare ai software di tracking e ad altri come flopzilla o piosolver.
Nel poker dal vivo è facile annoiarsi e commettere errori banali
Il poker dal vivo è lento e le sessioni sono in genere molto lunghe. Questo facilita i cali di concentrazione ed errori banali.
Non è raro nei tavoli live vedere azioni discutibili con mani giocate soltanto per noia. Il giocatore medio tende quindi a giocare troppo loose e questo si traduce in un valore atteso più alto per chiunque voglia approfittarsene.
Per un occhio allenato, sono disponibili tante informazioni extra
In un tavolo live le informazioni utili non si limitano solo alle frequenze e al flow.
Avere il proprio avversario di fronte agli occhi può dire molto di più: si tratta di un ragazzino con la felpa della sua poker room preferita o di un signore anzianotto in vacanza? Ha bevuto qualcosa di troppo e si sta solo rilassando oppure è concentrato su ogni azione? Si è sbilanciato sui suoi ragionamenti o ha commentato qualche giocata al tavolo? Tutto questo può essere di fondamentale importanza.
Oltre a queste informazioni di base si aggiungono i tells, che seppure non siano sempre affidabili al 100% possono dare una mano nelle decisioni più al limite.
Ad una più attenta riflessione si può quindi capire perchè il poker dal vivo abbia un fascino particolare e sia sotto diversi punti di vista molto profittevole. L’unico problema rimane la lentezza dell’azione e il numero limitato di mani che si possono giocare, ma se non lo si è mai provato vale comunque la pena di dargli una possibilità.