LA DIFESA MINIMA ALLA 3BET

La frequenza di difesa minima (in inglese “minimum defense frequency” o MDF) è un valore che indica quanto spesso si debba difendere la propria apertura a fronte di una 3bet per non essere exploitabili. Vediamo come si calcola e quando è importante tenerne conto.

 

Come calcolare la MDF
Ogni volta che si parla di difesa minima il proprio obiettivo è quello di negare ai propri avversari la chance di effettuare una certa azione aggressiva con due carte qualsiasi.

Per quanto riguarda la 3bet, le variabili da considerare sono diverse:
- la size di apertura del rilancio iniziale
- la size del controrilancio
- eventuali altre chips nel piatto (ad esempio i bui)

Si supponga ad esempio di aprire 3bb dal CO e di ricevere la 3bet fino a 9bb del BTN. Il giocatore che contro-rilancia, sta effettivamente investendo 9bb nella speranza di vincerne 4.5 (il rilancio iniziale più i bui).

Questa mossa, risulta istantaneamente profittevole se riceve almeno il 66,7% di fold.

X = BET/(BET+POT) = 9/(9+4,5) = 0,67 = 67%

pertanto, la frequenza di difesa minima ammonta a

MDF = 1-0,67 = 0,33 = 33%

Modificando alcune variabili cambia anche la frequenza di difesa minima. Ad esempio, se questa volta è il piccolo buio ad effettuare la 3bet e decide di contro-rilanciare fino a 11bb:

MDF = 1 – [BET/(BET+POT)] = 1 – [11/(11+4)] = 1 – 0,73 = 0,27 = 27%

Come si può notare, la frequenza di difesa minima è inversamente proporzionale alla dimensione della 3bet. In altri termini, più grande è il contro-rilancio, meno è necessario difendere.

Il valore appena ottenuto è quello reale quando si pianifica di difendere solo attraverso la 4bet. Se si prevede di utilizzare anche il call alla 3bet, il valore di MDF si alza un po’: questo perchè chiamando si offre sempre al proprio avversario di realizzare la propria equity e gli si offrono opportunità extra di vincere il piatto.

Nella pratica, a fronte di una 3bet pari a 3 volte il rilancio preflop, si considera 40% un valore accettabile di difesa minima.

Le difficoltà di raggiungere frequeza di difesa minima
Una volta trovato il valore di MDF è necessario applicarlo al range di apertura.

La percentuale trovata non riguarda infatti la totalità delle mani che si possono avere preflop ma piuttosto una porzione del proprio range di apertura.

Se ad esempio il proprio range di apertura è del 15% da UTG, il range da difendere per raggiungere la MDF corrisponde al 6% di tutte le combinazioni possibili (il 40% del 15% iniziale).

Siccome il range di apertura appena preso in considerazione era abbastanza chiuso, non è difficile raggiungere la frequenza di difesa minima.

Ma cosa capita dal Bottone, dove il giocatore medio arriva ad aprire anche il 50% delle proprie mani?

In questo caso la MDF su un controrilancio x3 rappresenta un range molto vasto, vale a dire il 20% di tutte le possibili mani iniziali. Questo numero non è semplice da raggiungere e per farlo sarà necessario introdurre molte mani marginali al proprio range di call.

In sostanza, più largo è il proprio range di apertura, più sarà difficile difenderlo in modo appropriato.

È sempre importante raggiungere la MDF?
In realtà bisogna ricordarsi che la frequenza di difesa minima è un valore da raggiungere per non dare possibilità di exploitation ai propri avversari. Se questi non sfruttano tale possibilità, non è essenziale raggiungere la MDF.

Si supponga ad esempio che il grande buio sia un giocatore con fold to steal molto alto e per questo la propria intenzione sia quella di aprire il 60% dei propri bottoni. Se questo giocatore dovesse effettuare una 3bet con una size pari a 3 volte il buio, è davvero necessario difendere il 40% del larghissimo range di apertura? Assolutamente no!
Il proprio avversario sta facendo troppi fold agli steal e non ci si aspetta che sia combattivo. Quando effettua una 3bet è più probabile che abbia semplicemente una buona mano e siccome non si rischia di venire exploitati per i troppi fold, non importa raggiungere la frequenza minima di difesa.

La comprensione del concetto di MDF è molto importante per un giocatore di poker, ma questo non dovrebbe mai venire usato come giustificazione per un brutto call su un avversario che di 3bet in bluff non ne effettua abbastanza. Infatti, come spesso accade nel poker, il buon senso deve sempre avere l’ultima parola.

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