GLI SVANTAGGI DEL GIOCO FUORI POSIZIONE

Quando ci si trova fuori posizione il poker diventa un gioco molto più difficile. Spesso questo svantaggio viene sottovalutato e ciò si rivela un errore molto costoso. Vediamo insieme perchè queste situazioni andrebbero evitate il più possibile.

Fuori posizione si hanno meno informazioni

Agire per primi rappresenta forse il problema più grande quando si gioca fuori posizione. Il proprio avversario sarà spesso in grado di compiere decisioni più ponderate, avendo a disposizione una strada di informazioni in più.

In alcune situazioni le informazioni fornite sono poche, come quando si chiama un’apertura dai bui e si fa un check che tutti si aspettano. La situazione diventa un po’ più scomoda quando ci si trova fuori posizione dopo avere aperto preflop: in questo caso una bet o un check potrebbero vendere la forza della propria mano troppo in fretta.

Si hanno poche Implied Odds...
Il proprio avversario avrà sempre la possibilità di fare check back in un certo momento della mano, pertanto sarà difficile farsi pagare da una mano peggiore quando si centra un progetto.

Questa situazioni è ancora più accentuata quando si gioca dai bui contro un’apertura dalle ultime posizioni. In questi casi si ha a che fare con un range molto largo e di conseguenza generalmente debole postflop. Per questo motivo è di solito difficile vincere un piatto grosso, specie quando un progetto piuttosto ovvio si chiude e il proprio avversario farà check con la maggior parte delle sue mani medie.

Come conseguenza di ciò, il check/call con i propri progetti risulta poco profittevole e si deve spesso pensare ad una linea alternativa, che possa magari vincere il piatto anche quando il progetto non lo si chiude.

... e tante Reverse Implied Odds
Allo stesso modo sarà difficile controllare la size del piatto quando si ha una mano media. Il proprio avversario ha sempre l’ultima parola e per questo non è sempre possibile fare pot control.

Questo problema è particolarmente evidente quando si ha una mano media su un board connesso. In questi casi la tentazione è sempre quella di fare check/call, ma in questo modo si appare cappati agli occhi dei propri avversari. In tali circostanze è lecito aspettarsi una discreta aggressione sul turn e sul river, alla quale sarà molto difficile controbattere.

Una soluzione potrebbe essere quella di cominciare a trasformare in bluff le proprie mani medie che hanno scarse chance di arrivare allo showdown. Si tratta ad ogni modo di una soluzione a varianza molto alta e, specie se si hanno poche informazioni sulle tendenze del proprio avversario, un semplice check/fold potrebbe essere la soluzione migliore.

Il check/call al flop, a meno che non si abbia a che fare con un giocatore molto prevedibile, è di solito da evitare se si dà per scontato di fare troppi fold tra il turn e il river.

Dovrebbe quindi essere chiaro che il gioco fuori posizione ha diversi problemi, che si possono di solito limitare utilizzando una strategia più solida preflop e pianificando meglio le proprie mani nel postflop.


Seguici