COME INTERPRETARE IL FOLD TO CBET

Il fold to cbet è una delle statistiche principali nella pianificazione del gioco postflop, ma viene spesso male interpretata. Ecco qualche consiglio per evitare gli errori più comuni.

 

La statistica
Il fold to cbet è un valore che esprime la percentuale di volte in cui un certo giocatore fa fold in seguito alla continuation bet del suo avversario. Non considera il fold alla donkbet o alla bet contro missed cbet, ma solo ed esclusivamente il fold sulla continuation bet di chi ha aperto preflop.

Questa statistica può essere divisa strada per strada, ma è importante non confondere il “fold to river cbet” con il “fold to river bet”. Quest’ultimo indica infatti quanto spesso un giocatore fa fold al river in generale, mentre il primo considera sempre uno spot di 3barrel in cui l’original raiser ha puntato tutte e 3 le strade.

Si tratta di una statistica molto importante, in quanto è in grado di evidenziare grossi leak nel gioco dei propri avversari.

Un po’ di matematica
Quando nel poker si effettua una puntata, si rischia una certa quantita di chips per vincere il piatto immediatamente. Ammesso che il proprio avversario faccia fold abbastanza spesso, in alcuni casi è possibile puntare con due carte qualsiasi e aspettarsi un profitto immediato.

Si supponga di puntare 100€ su un piatto da 100€: basterebbe vincere una volta su due per fare pari sul lungo periodo. Se il proprio avversario avesse fold alle cbet > 50% in una situazione di questo tipo, si starebbe generando profitto automatico senza neanche considerare le proprie carte.

La formula per calcolare la soglia di fold to cbet oltre la quale ci si può aspettare un profitto istantaneo con le proprie continuation bet è la seguente:

X = bet/(bet+pot)

Supponendo ad esempio una puntata di metà piatto sullo stesso pot da 100€ dell’esempio precedente:

X = 50/(50+100) = 50/150 = 1/3 = 0.33 = 33%

Vale a dire che se il proprio avversario ha fold alle cbet superiore al 33% in seguito ad una puntata di mezzo piatto, la continuation bet con size ½ pot è sempre profittevole. Questo numero è importante in particolare nei piatti 3bettati, dove si usano spesso size di questo tipo.

La size di cbet più utilizzata nei piatti single raised si aggira dai 2/3 ai 3/4 del pot. Sfruttando l’equazione precedente, si può vedere che se il proprio avversario ha fold to cbet > 40-42% il profitto della continuation bet è automatico.

Il fold to cbet strada per strada
Quando si interpreta il fold alle cbet, la maggior parte degli errori viene commessa quando si combinano i valori di più strade.

Un errore frequente è quello di pensare ad esempio che un giocatore con “fold to flop cbet” molto alto e “fold to turn cbet” molto basso faccia call al turn con un range largo e debole.
In realtà di solito si ha a che fare con un range di call forte, ma il motivo è da ricercarsi nel flop. Per un giocatore del genere il flop funziona come da filtro, in quanto è in quel momento della mano che fa fold con le sue mani più deboli. Ciò che resta al turn è forte, perciò è lecito aspettarsi pochi fold.

Quando si trova un’anomalia nelle statistiche di fold alla cbet, le strade successive ne saranno influenzate. Se un giocatore folda il 70% delle cbet sul flop, è normale che al turn difenda più della norma e non signifca che lo faccia troppo. Allo stesso modo un giocatore che non folda quasi mai al flop dovrà farlo molto sul turn o sul river se non vuole diventare una calling station.

Data la sua popolarità, è importante comprendere bene il significato di questa statistica. Il fold to cbet è in grado di mostrare immediatamente le debolezze del proprio avversario, ma può rivelarsi una lama a doppio taglio se interpretato nel modo sbagliato.

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