
Quando si ha a che fare con una grossa puntata, la scelta di quali bluffcatchers chiamare e quali foldare non è mai casuale. Scopriamo i ragionamenti che dovrebbero accompagnare questa decisione.
Esempio
Cash Game 6-max, NL100
UTG – OPPO 1 – (119€)
MP – OPPO 2 – (101€)
CO – Villain – (188€)
BTN – Hero – (100€)
SB – OPPO 3 – (55€)
BB – OPPO 4 – (95€)
Villain è un regular piuttosto ABC, ma comunque bilanciato.
**Preflop**
UTG folds, MP folds, Villain raises 3€, Hero calls 3€, SB folds, BB folds. (POT: 7,5€)
**Flop**
KhTh5s
Villain bets 5€, Hero calls 5€. (POT: 17,5€)
**Turn**
6s
Villain bets 14€, Hero calls 14€. (POT: 45,5€)
**River**
2c
Villain bets 35€
Quando Villain utilizza una linea così forte, è probabile che il suo range sia molto polarizzato. Per quanto riguarda il valore si parla probabilmente di AK o meglio, mentre la parte di bluff è costituita principalmente da progetti bucati.
Con queste premesse, quali sono i bluffcatchers migliori e quali i peggiori per Hero? Vediamolo insieme un passo alla volta.
Cosa è un bluffcatcher
Dopo avere fatto una stima del range del proprio avversario, ogni mano che batte tutti i suoi bluff ma perde da tutte le sue mani di valore viene definita bluffcatcher.
In presenza di range molto polarizzati tra bluff e valore risulta piuttosto semplice stabilire quali siano i propri bluffcatchers.
Nell’esempio precedente, possono essere considerate bluffcatchers per Hero tutte quelle mani comprese tra AQ e top pair top kicker. Si tratta infatti rispettivamente del bluff migliore e della mano di valore peggiore del range di Villain.
Se ci si aspetta che il range del proprio avversario sia sbilanciato verso il valore, si dovrebbe fare fold con tutti i propri bluffcatchers. Al contrario, se si pensa che il proprio avversario stia bluffando troppo si dovrebbe fare call con tutti i bluffcatchers.
La situazione è più marginale quando si pensa di essere contro un giocatore bilanciato. In questi casi, fare call o fold con i propri bluffcatchers è del tutto indifferente. O meglio quasi indifferente: è qui che entrano in gioco i blockers.
L’importanza dei blockers
Si dice di avere un blocker quando si ha una carta chiave, in grado di eliminare alcune combinazioni (di bluff o di valore) dal range del proprio avversario.
In situazioni al limite i blockers sono essenziali per prendere la decisione corretta. Nello specifico, si dovrebbe essere più propensi a chiamare (o controrilanciare) quando si hanno dei blockers per le mani di valore del proprio avversario, mentre si dovrebbe fare più spesso fold quando si hanno dei blockers per le combo di bluff.
Considerando l’esempio precedente, ecco una lista di blockers che Hero vorrebbe avere per poter fare un grosso call:
- K, in quanto elimina alcune combinazioni di KK, di AK e di doppia coppia.
- il 10, buon blocker per un set e doppia coppia
- il 5, blocker per il bottom set del flop ed eventualmente K5 suited.
Questi invece sono blockers che Hero vorrebbe evitare di avere quando fa call:
- J e Q, che eliminano combinazioni di JQ e dei sopracitati gutshot
- cuori in generale (ma soprattutto A, J e Q), in quanto riducono le combinazioni di progetto a colore bucato nel range di Villain.
Esistono infine blockers neutri, che bloccano sia mani di valore che bluff. L’esempio più palese in questo caso è l’asso, che pur eliminando qualche combinazione di AK ne elimina anche di AQ e AJ.
Pertanto nell’esempio precedente una mano come AcTc risulta essere un buon bluffcatcher (A neutro e T buon blocker), mentre non può dirsi lo stesso di una mano come QhQc (due blockers molto brutti).
A volte i blockers possono influenzare le proprie decisioni in modo sorprendente: nella mano in questione KcQh risulta essere un bluffcatcher peggiore di Kd9d, in quanto Qh è un pessimo bluffcatcher da avere in questa situazione.
I blockers hanno quindi un ruolo di primo piano quando si parla di bluffcatching ed è importante considerare sia quelli “buoni” che quelli “cattivi”. Si tratta del modo migliore per aumentare l’efficacia dei propri Hero call.