
Le coppie basse sono mani profittevoli in molte situazioni, ma è facile commettere errori sin dal preflop. Ecco qualche consiglio su come affrontare l’apertura di un altro giocatore.
Quando le coppie basse danno il meglio
Prima di sviluppare un piano generale di gioco con queste mani, è importante comprendere appieno quando e come risultano profittevoli.
Le coppie comprese tra 22 e 66 sono mani piuttosto binarie nel postflop: in genere centrano una mano monster come un set oppure si ritrovano ad avere pochissima equity e giocabilità.
Si tratta di mani che focalizzano il loro profitto sulle Implied Odds e con le quali risulta difficile effettuare bluff troppo elaborati. Per questo motivo la posizione è molto importante quando si decide la propria azione.
I piatti grossi sin dal preflop non sono di solito l’ideale per mani di questo tipo, a meno che questi non vengano creati con l’idea di exploitare una particolare tendenza del proprio avversario.
Da Middle Position
Quando è il giocatore UTG ad aprire, le proprie Implied Odds sono di solito migliori in quanto si avrà a che fare con un range solido e spesso disposto ad ingrossare i piatti postflop.
Da MP è tuttavia necessario giocare queste mani con giudizio, in quanto un coldcall lascierebbe a ben 4 giocatori una buona opportunità di squeeze.
Il coldcall può pertanto essere una buona idea in un tavolo piuttosto passivo, ma non si può dire lo stesso in presenza di avversari aggressivi. Siccome sarà difficile difendere una 3bet fuori posizione con le coppie basse, il fold diretto sulla prima apertura può essere la scelta più saggia.
Da Late Position
Dal CO e soprattutto dal BTN il coldcall con le coppiette risulta molto più profittevole. In questo caso si subiranno meno squeeze e si giocherà il postflop in posizione.
Questo vantaggio consentirà di vincere diversi piatti anche nel caso in cui non si dovesse centrare il proprio set, utilizzando il floating o la bet contro missed cbet.
Ad ogni modo il call allo squeeze dovrebbe venire evitato, a meno che questo non venga effettuato con size particolarmente bassa.
Dallo Small Blind
Il piccolo buio è forse la posizione dalla quale le coppie basse risultano più complesse da giocare. In questa situazione si deve infatti fare sempre i conti con lo svantaggio posizionale e il coldcall preflop non chiude mai l’azione.
Inoltre, quando ad aprire è un giocatore da Late Position, risulta difficile rendere il coldcall profittevole sul lungo periodo. Ciò è dovuto al fatto che se il proprio avversario ha un range largo di apertura, è raro trovarlo postflop con una mano abbastanza forte da creare un piatto grosso.
Di conseguenza sarà difficile vincere molto quando si centra un set, ma al contrario si perderanno la maggior parte dei piatti nei quali si ha soltanto una coppia.
Il fold da questa posizione è pertanto la scelta più standard, sebbene ogni tanto queste mani possano essere utilizzate come 3bet/shove contro quei giocatori che abusano della 4bet.
Dal Big Blind
A prima vista il grande buio può sembrare una posizione molto simile allo SB, ma le differenze sono diverse.
Innanzitutto un coldcall sul BB chiude l’azione e garantisce l’accesso al flop. In aggiunta a ciò, il prezzo ricevuto nel preflop è migliore e il coldcall risulta così più invitante da un punto di vista matematico. Questo è particolarmente vero sulle size di apertura più basse, come quelle che si vedono spesso dal Bottone.
Ciò non significa che le coppie basse vadano sempre giocate: su un’apertura standard x3 o contro avversari corti, il fold risulta ancora la scelta più appetibile se non si conoscono i leak del proprio avversario.
Data la quantità di variabili e situazioni da considerare, è facile immaginare perchè le coppie basse risultino tra le mani più complesse da gestire. La maggior parte dei problemi si possono comunque risolvere con una gestione attenta del preflop, senza perdere di vista i loro punti forti e le loro debolezze.