Il suo 2015 online non sta andando di certo bene, infatti ‘Polarizing’ sta lasciando ai tavoli, nei primi mesi di quest’anno, qualcosa come 1.500.000 dollari. Stiamo parlando di sua maestà Phil Ivey che, a quanto pare, non sta giocando in questo periodo il suo miglior poker, almeno col mouse in mano. Difficile fare un bilancio, però, per quanto riguarda i player high stakes, infatti poco o nulla si sa delle loro partite di cash game, specialmente quando queste hanno luogo in location particolari come, ad esempio, Macao e Manila. Sembra comunque che il professionista, forse proprio per cercare di recuperare qualche verdone di troppo perso online, sia stato recentemente nella capitale delle Filippine, che sta sostituendo appunto Macao come centro nevralgico del poker che conta laggiù in oriente. Lo scorso 6 aprile Phil Ivey ha pubblicato su Twitter una foto che lo ritrae in una camera di hotel a Manila e nel testo si chiede: “Dov’è la prossima partita di poker?” Non c’è certezza, ma è probabile che il campione americano alloggiasse al ‘Solaire’, resort, del quale vi abbiamo già parlato, nel cui casinò, appunto, vanno in scena le partite più ricche d’oriente. Queste attrarrebbero Ivey proprio perché sarebbe ancora massiccia la presenza di businessmen locali, bersagli perfetti per ‘gonfiare’ il suo portafoglio. Molto interessante comunque l’offerta di gioco che, da qui in avanti, potrebbe proporre la capitale delle Filippine. E’ stato infatti aperto da pochi mesi il ‘City of Dreams’, altro resort di lusso con casinò annesso che sembra perfetto per ospitare partite di cash game high stakes, quelle a cui siedono spesso e volentieri i vari Ivey, Dwan, Torelli e company. Nonostante, come detto, la sua forma non sia straordinaria, Ivey sta vivendo un buon momento per quanto concerne la sua popolarità negli Stati Uniti. E’ comparso infatti recentemente in uno spot pubblicitario della Chrysler, marchio di proprietà della Fiat, a fianco di altri personaggi celebri negli States, elogiati per la loro spiccata capacità di ‘essersi fatti da soli’. Questo il testo che accompagna le immagini, letto da Peter Dinklage di ‘Game of Thrones’: Non c’è sangue reale in questo paese. Niente è riservato a nessuno. Tutto è lì fuori, in attesa che qualcuno riesca a raggiungerlo e prenderlo. E coloro che ci riescono sono i re e le regine d’America.
Alex Dreyfus, il volto della Global Poker Index, lancia l’ultima novità nel mondo del poker: Il GPL.
Cari amici di PlanetWin365, come abbiamo avuto modo di affermare in diversi articoli recenti, nell’ ambito del poker le novità non finiscono mai. L’ultima di queste prende il nome di GPL, ovvero Global Poker League. Nonostante diversi dettagli siano ancora da definire, circolano già delle notizie rilasciate proprio dallo stesso Dreyfus, secondo cui si tratterebbe di un nuovo progetto di poker a squadre, che per quanto innovativo, non nasce con l’intenzione di competere con altri importanti eventi, quali EPT o WPT, ma anzi vuole in questo caso promuovere il nostro amato gioco seguendo l’ormai noto criterio del “We sportify poker”. L’evento già celebre, anche grazie all’utilizzo della nuova piattaforma online Twitch, di cui abbiamo già avuto modo di parlare, avrà luogo anche nel 2016, coinvolgendo circa 1400 casinò di 95 diversi paesi. La meta in cui si terrà é ancora da definire, probabilmente si pensa a Malta o agli Stati Uniti. Investendo cosi un capitale che oscillerà tra i 3.000.000 e i 5.000.000 di dollari, si spera di riuscire nell’obiettivo di allargare la partnership con altri enti, di aumentare il format di almeno un giorno e il numero di squadre. Infatti, il GPL si terrà probabilmente tra agosto e settembre con una durata di dieci settimane, vedendo la partecipazione standard di 8 squadre formate da 7 membri ciascuna. Questi giocatori saranno direttamente selezionati dopo le WSOP, a partire dal GPI 300 o 500. Tre di questi saranno selezionati mediante la graduatoria del GPI, due WILD CARD, due selezionati in altro modo, uno attraverso la qualifica online. Questo evento, nonostante sia stato strutturato secondo le basi del GLOBAL POKER MASTERS, presenta delle piccole differenze dettate da ciò che si è appreso da errori passati e da suggerimenti dei giocatori. Nell’attesa di ricevere nuove informazioni, ci auguriamo che tutto vada per il meglio e che la GPI possa offrire una buona opportunità di gioco innovativa.
Ne avevamo già parlato e adesso è già alta l’attesa, che potremmo definire febbrile, per il ‘Super High Roller Bowl’, torneo che andrà in scena dal 2 al 4 luglio prossimi, dunque nel bel mezzo delle World Series of Poker. L’evento, dal buy-in di 500.000 dollari, si giocherà tra le pareti dell’Aria Casino di Las Vegas appena prima dell’inizio del Main Event WSOP e, di fatto, sostituisce per quest’anno il ‘Big One for One Drop’ da un milione di dollari di iscrizione, vinto nel 2014 da Daniel Colman. Questo mtt non fa parte, comunque, del calendario delle World Series of Poker, ma molti dei ‘big’, in quei giorni, lasceranno le sale del Rio Casino per non mancare a quello che viene già definito ‘evento pokeristico dell’anno’. Gli organizzatori, che hanno deciso di non fissare un montepremi garantito, prevedono circa 50 player e se così fosse la cifra da spartire si aggirerebbe sui 25 milioni, con otto e spiccioli che andrebbero nelle tasche del vincitore. Per adesso hanno confermato la loro partecipazione, tra gli altri, Colman, Drinan, Kenney, Rast, Katz, Kaverman, Esfandiari, Robl, Vogelsang, Smith, Cates, Sands, Polk, Seidel, Quoss, Haxton, Kurganov, Koon, Tran, Bellande, Cheong, Galfond, Hellmuth, Ivey, Buddiga, Schwartz, Trickett, Seiver, Mizzi, Dwan, Marchese, Reinkemeier e Gregg. Nessun italiano nella lista, ma non è escluso che Mustapha Kanit, magari riuscendo a vendere qualche quota, decida di tuffarsi in questa vasca già così piena di squali. Nonostante il field di primissimo livello, comunque, ci saranno anche diversi businessmen internazionali, che verranno presi come ‘target’ dai professionisti più skillati. E’ stato confermato in questi giorni, inoltre, che l’intero torneo verrà ripreso dalle telecamere (produzione affidata a POKER PROductions, la stessa azienda che si occupa delle WSOP) e trasmesso a partire dal mese di agosto sul canale ‘Poker Central’, che manda in onda il nostro gioco preferito sette giorni su sette 24 ore su 24. Ancora nessuna indiscrezione, invece, sulla struttura che, comunque, dovrebbe somigliare a quella dei Super High Roller EPT o, appunto, a quella del ‘Big One for One Drop’: massima giocabilità e livelli decisamente lunghi.
Quest’anno ad ospitare il celebre evento WCOAP é stata la prestigiosa location dell’ “Aspers Casino” di Londra. Con dei buy-in che vanno dalle 55 alle 250 sterline sono stati proposti, per la durata complessiva di dieci giorni, 22 eventi, ai quali vi é stata una grande affluenza di giocatori provenienti da ogni parte del mondo. Tuttavia, a lasciare il segno per questa edizione del 2015, é stata l’Italia! Dopo aver conquistato il secondo posto, nell’anno 2013, classificandosi sotto la Francia, questa volta il team italiano ce l’ha fatta! Non sono mancati nemmeno in questa occasione i momenti di incertezza e tensione, ma nonostante questo la squadra che ci ha rappresentati é riuscita ad andare avanti e a sbaragliare la concorrenza, Francia inclusa, arrivata al quinto posto. Capitanati da Luca Cannella, gli altri giocatori italiani, ovvero, Gabriele Iemmito, Germano Cervetti e Fabrizio Vigani, hanno affrontato le due giornate di gioco previste riportando ciascuno diverse vittorie. Con un day 1 da secondi classificati, sono passati alla ribalta, la giornata di gioco successiva, in cui 160 punti accumulati sono bastati a far classificare l’Irlanda al secondo posto e la Germania al terzo! E di questo il merito va principalmente a Luca Cannella, il quale é riuscito per di più ad arrivare ai final table del Mixed Game e dell’Ante Only. Il day 2 infatti, prevedeva un sit and go Hold’em/PLO 8 ed un torneo multitavolo, mentre la giornata precedente si é giocata a suon di sfida heads up di No Limit Hold’em, di sit and go di Hold’em e Hold’em PLO, e sono proprio questi gli eventi che hanno visto come protagonisti gli altri giocatori italiani! Infatti, mentre Gabriele Iemmito é il vincitore dell’ Open Face Chinese e del MixMax, Giuseppe Maggisano e Marco Lo Greco si sono classificati rispettivamente al secondo posto dell High Roller e del Mixed Game Championship. Non ci resta quindi che fare le nostre più sentite congratulazioni a questo team che ha dimostrato in tutto e per tutto la sua bravura!
Se n’è andato in punta di piedi, l’esatto contrario di come è sempre apparso nel poker. Il britannico Dave ‘Devilfish’ Ulliott non ce l’ha fatta, è spirato lunedì nella sua casa di Hull, vittima di un cancro al colon che lo ha ucciso davvero molto velocemente. Fino alla settimana scorsa, infatti, alcune foto lo ritraevano intento a suonare la chitarra in compagnia del suo cane, come volesse provare in tutti modi, col suo spirito combattivo, a non darla vinta a quella malattia che, di fatto, era prossima a ucciderlo. A dare notizia del decesso ci ha pensato via Twitter uno degli otto figli di ‘Devilfish’, i quali, insieme alla moglie Anpaktita, hanno provato a fargli vivere nel migliore dei modi, circondato da quell’affetto che solo la famiglia sa dare, le ultime settimane dei suoi 61 anni, sicuramente troppi pochi per morire. Questo il tweet comparso nella mattinata di lunedì: Tantissimi i messaggi di cordoglio comparsi, appunto, sui social network del campione britannico, che nella ‘all-time money list’ inglese è secondo dietro solo a Sam Trickett: per lui 6.200.000 dollari vinti in carriera, impreziosita dal un braccialetto WSOP conquistato nel 1997 e da un titolo del World Poker Tour (2003) che gli valse 600.000 dollari, cifra più alta da lui vinta in 20 anni di presenza ai tavoli. Ulliott lascia sicuramente un vuoto nel ‘circus’. Personalità forte ed estroversa, faceva parte dei professionisti della ‘vecchia scuola’, di quelli che hanno vissuto un poker aneddotico e ricco di storie da raccontare, tanto lontano da quello che viviamo oggi. Ha combattuto fino all’ultimo a testa alta il cancro che lo affliggeva, con l’intenzione di poter vincere anche questo vitale ‘heads up’. Ieri mattina, sempre utilizzando il social network celeste, la moglie ha comunicato luogo e data del funerale, ringraziando ancora tutti, colleghi e non, per quanto dimostrato nei confronti del proprio amato marito: Rest in peace, Devilfish!