Cari amici di PlanetWin365, come abbiamo avuto modo di affermare in diversi articoli recenti, nell’ ambito del poker le novità non finiscono mai. L’ultima di queste prende il nome di GPL, ovvero Global Poker League. Nonostante diversi dettagli siano ancora da definire, circolano già delle notizie rilasciate proprio dallo stesso Dreyfus, secondo cui si tratterebbe di un nuovo progetto di poker a squadre, che per quanto innovativo, non nasce con l’intenzione di competere con altri importanti eventi, quali EPT o WPT, ma anzi vuole in questo caso promuovere il nostro amato gioco seguendo l’ormai noto criterio del “We sportify poker”. L’evento già celebre, anche grazie all’utilizzo della nuova piattaforma online Twitch, di cui abbiamo già avuto modo di parlare, avrà luogo anche nel 2016, coinvolgendo circa 1400 casinò di 95 diversi paesi. La meta in cui si terrà é ancora da definire, probabilmente si pensa a Malta o agli Stati Uniti. Investendo cosi un capitale che oscillerà tra i 3.000.000 e i 5.000.000 di dollari, si spera di riuscire nell’obiettivo di allargare la partnership con altri enti, di aumentare il format di almeno un giorno e il numero di squadre. Infatti, il GPL si terrà probabilmente tra agosto e settembre con una durata di dieci settimane, vedendo la partecipazione standard di 8 squadre formate da 7 membri ciascuna. Questi giocatori saranno direttamente selezionati dopo le WSOP, a partire dal GPI 300 o 500.     Tre di questi saranno selezionati mediante la graduatoria del GPI, due WILD CARD, due selezionati in altro modo, uno attraverso la qualifica online. Questo evento, nonostante sia stato strutturato secondo le basi del GLOBAL POKER MASTERS, presenta delle piccole differenze dettate da ciò che si è appreso da errori passati e da suggerimenti dei giocatori. Nell’attesa di ricevere nuove informazioni, ci auguriamo che tutto vada per il meglio e che la GPI possa offrire una buona opportunità di gioco innovativa.

Ne avevamo già parlato e adesso è già alta l’attesa, che potremmo definire febbrile, per il ‘Super High Roller Bowl’, torneo che andrà in scena dal 2 al 4 luglio prossimi, dunque nel bel mezzo delle World Series of Poker. L’evento, dal buy-in di 500.000 dollari, si giocherà tra le pareti dell’Aria Casino di Las Vegas appena prima dell’inizio del Main Event WSOP e, di fatto, sostituisce per quest’anno il ‘Big One for One Drop’ da un milione di dollari di iscrizione, vinto nel 2014 da Daniel Colman. Questo mtt non fa parte, comunque, del calendario delle World Series of Poker, ma molti dei ‘big’, in quei giorni, lasceranno le sale del Rio Casino per non mancare a quello che viene già definito ‘evento pokeristico dell’anno’. Gli organizzatori, che hanno deciso di non fissare un montepremi garantito, prevedono circa 50 player e se così fosse la cifra da spartire si aggirerebbe sui 25 milioni, con otto e spiccioli che andrebbero nelle tasche del vincitore. Per adesso hanno confermato la loro partecipazione, tra gli altri, Colman, Drinan, Kenney, Rast, Katz, Kaverman, Esfandiari, Robl, Vogelsang, Smith, Cates, Sands, Polk, Seidel, Quoss, Haxton, Kurganov, Koon, Tran, Bellande, Cheong, Galfond, Hellmuth, Ivey, Buddiga, Schwartz, Trickett, Seiver, Mizzi, Dwan, Marchese, Reinkemeier e Gregg. Nessun italiano nella lista, ma non è escluso che Mustapha Kanit, magari riuscendo a vendere qualche quota, decida di tuffarsi in questa vasca già così piena di squali. Nonostante il field di primissimo livello, comunque, ci saranno anche diversi businessmen internazionali, che verranno presi come ‘target’ dai professionisti più skillati. E’ stato confermato in questi giorni, inoltre, che l’intero torneo verrà ripreso dalle telecamere (produzione affidata a POKER PROductions, la stessa azienda che si occupa delle WSOP) e trasmesso a partire dal mese di agosto sul canale ‘Poker Central’, che manda in onda il nostro gioco preferito sette giorni su sette 24 ore su 24. Ancora nessuna indiscrezione, invece, sulla struttura che, comunque, dovrebbe somigliare a quella dei Super High Roller EPT o, appunto, a quella del ‘Big One for One Drop’: massima giocabilità e livelli decisamente lunghi.

Quest’anno ad ospitare il celebre evento WCOAP é stata la prestigiosa location dell’ “Aspers Casino” di Londra. Con dei buy-in che vanno dalle 55 alle 250 sterline sono stati proposti, per la durata complessiva di dieci giorni, 22 eventi, ai quali vi é stata una grande affluenza di giocatori provenienti da ogni parte del mondo. Tuttavia, a lasciare il segno per questa edizione del 2015, é stata l’Italia! Dopo aver conquistato il secondo posto, nell’anno 2013, classificandosi sotto la Francia, questa volta il team italiano ce l’ha fatta! Non sono mancati nemmeno in questa occasione i momenti di incertezza e tensione, ma nonostante questo la squadra che ci ha rappresentati é riuscita ad andare avanti e a sbaragliare la concorrenza, Francia inclusa, arrivata al quinto posto. Capitanati da Luca Cannella, gli altri giocatori italiani, ovvero, Gabriele Iemmito, Germano Cervetti e Fabrizio Vigani, hanno affrontato le due giornate di gioco previste riportando ciascuno diverse vittorie. Con un day 1 da secondi classificati, sono passati alla ribalta, la giornata di gioco successiva, in cui 160 punti accumulati sono bastati a far classificare l’Irlanda al secondo posto e la Germania al terzo! E di questo il merito va principalmente a Luca Cannella, il quale é riuscito per di più ad arrivare ai final table del Mixed Game e  dell’Ante Only. Il day 2 infatti, prevedeva un sit and go Hold’em/PLO 8 ed un torneo multitavolo, mentre la giornata precedente si é giocata a suon di sfida heads up di No Limit Hold’em, di sit and go di Hold’em e Hold’em PLO, e sono proprio questi gli eventi che hanno visto come protagonisti gli altri giocatori italiani! Infatti, mentre Gabriele Iemmito é il vincitore dell’ Open Face Chinese e del MixMax, Giuseppe Maggisano e Marco Lo Greco si sono classificati rispettivamente al secondo posto dell High Roller e del Mixed Game Championship. Non ci resta quindi che fare le nostre più sentite congratulazioni a questo team che ha dimostrato in tutto e per tutto la sua bravura!

Se n’è andato in punta di piedi, l’esatto contrario di come è sempre apparso nel poker. Il britannico Dave ‘Devilfish’ Ulliott non ce l’ha fatta, è spirato lunedì nella sua casa di Hull, vittima di un cancro al colon che lo ha ucciso davvero molto velocemente. Fino alla settimana scorsa, infatti, alcune foto lo ritraevano intento a suonare la chitarra in compagnia del suo cane, come volesse provare in tutti modi, col suo spirito combattivo, a non darla vinta a quella malattia che, di fatto, era prossima a ucciderlo. A dare notizia del decesso ci ha pensato via Twitter uno degli otto figli di ‘Devilfish’, i quali, insieme alla moglie Anpaktita, hanno provato a fargli vivere nel migliore dei modi, circondato da quell’affetto che solo la famiglia sa dare, le ultime settimane dei suoi 61 anni, sicuramente troppi pochi per morire. Questo il tweet comparso nella mattinata di lunedì: Tantissimi i messaggi di cordoglio comparsi, appunto, sui social network del campione britannico, che nella ‘all-time money list’ inglese è secondo dietro solo a Sam Trickett: per lui 6.200.000 dollari vinti in carriera, impreziosita dal un braccialetto WSOP conquistato nel 1997 e da un titolo del World Poker Tour (2003) che gli valse 600.000 dollari, cifra più alta da lui vinta in 20 anni di presenza ai tavoli. Ulliott lascia sicuramente un vuoto nel ‘circus’. Personalità forte ed estroversa, faceva parte dei professionisti della ‘vecchia scuola’, di quelli che hanno vissuto un poker aneddotico e ricco di storie da raccontare, tanto lontano da quello che viviamo oggi. Ha combattuto fino all’ultimo a testa alta il cancro che lo affliggeva, con l’intenzione di poter vincere anche questo vitale ‘heads up’. Ieri mattina, sempre utilizzando il social network celeste, la moglie ha comunicato luogo e data del funerale, ringraziando ancora tutti, colleghi e non, per quanto dimostrato nei confronti del proprio amato marito: Rest in peace, Devilfish!

E’ iniziato il conto alla rovescia per il Grand Final stagionale dello European Poker Tour, con Montecarlo che diventerà per dieci giorni capitale mondiale del poker che vedrà, schierato, il team pro di PlanetWin365. In quell’occasione, comunque, l’organizzazione del ‘circus’ svelerà anche alcune novità riguardanti la stagione dodici del principale tour europeo. Sono previsti, così svela qualche “rumor”, numerosi cambiamenti di location. Quasi certo, innanzitutto, che Londra non ospiterà tra qualche mese la sua ormai ‘classica’ tappa. A fine Settembre/inizio Ottobre, infatti, si dovrebbe giocare a Vienna, città ormai ‘collaudata’, o Amsterdam. In Olanda, è vero, non è mai stato organizzato lo European Poker Tour, ma ci sono pochi dubbi sul fatto che la location Olandese possa riscuotere un ottimo successo a livello numerico. Previsti cambiamenti notevoli anche in Germania, nazione che vanta tantissimi grinder che giocano stabilmente sulle piattaforme internazionali online. Il poker là, dunque, è indubbiamente una disciplina ben radicata sia live sia in rete. Pare però che l’EPT possa migrare da Berlino ad Amburgo, città in cui, infatti, è già previsto l’arrivo dell’ Eureka Poker Tour. Tutto fa pensare, quindi, a una sorta di ‘test’ per poi ospitare il grande evento. A quanto pare, non ci sono certezze neanche Montecarlo, da qualche anno sede della tappa conclusiva della stagione. Molto dipenderà, pare, dai numeri che si registreranno tra meno di un mese. Qualora non fossero all’altezza delle aspettative, le candidate per la sostituzione dovrebbero essere, appunto, Amsterdam e Vienna (entrambe quindi pressoché certe di ospitare almeno una tappa). Per quanto concerne, invece, le ‘sicurezze’, queste dovrebbero essere (il condizionale, comunque, è d’obbligo): Praga a Dicembre, città perfetta per il festival pre-natalizio, la PCA a Gennaio, appuntamento imperdibile al caldo delle Bahamas, e Malta a Marzo, che si è meritatamente garantita la riconferma dopo il successo della manifestazione appena conclusa.  

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