Quando si prova ad individuare un giocatore occasionale al tavolo, il limp è uno dei primi indicatori che si va a cercare. Tuttavia, esistono alcune situazioni in cui questa particolare mossa risulta molto profittevole sia nel cash game che negli MTT, anche se in dinamiche differenti. Perchè il limp è “sbagliato”? Prima di iniziare a vedere quelle situazioni particolari in cui il limp può essere una valida opzione, è bene partire dal motivo è di solito una pessima scelta. Secondo molti regulars è un errore così grave da pregiudicare da solo il livello di un giocatore.Il limp pone il giocatore che lo usa in una posizione di svantaggio: investe soldi nel piatto senza prendere alcun tipo di iniziativa da utilizzare a proprio vantaggio nel postflop, mostra debolezza e lascia chi lo usa in balia dell’aggressione dei propri avversari. Inoltre, il limp preclude la possibilità di vincere i bui prima del flop. Quando si può usare? I primi a rivalutare il limp in alcune situazioni sono stati i regulars di MTT. Chiunque abbia una discreta esperienza in questo campo sa che il momento più difficile da gestire in un torneo è quello in cui ci si ritrova ad avere dai 15 ai 25bb. Quando si ha uno stack di questo tipo, effettuare un rilancio nel preflop con l’intenzione di foldare in caso di 3bet non è in genere una buona idea, soprattutto se ci sono giocatori molto attivi alla propria sinistra o sui bui. In questi casi al regular di MTT rimanevano solo due opzioni: giocare molto chiusi o andare rotti preflop con un range più largo, incrementando così la varianza. A quel punto alcuni giocatori più forti e scaltri iniziarono a fare qualcosa di sorprendente agli occhi del regular medio: il limp. Limpando da late position si nega ai propri avversari la possibilità di applicare la pressione di un all-in preflop, riuscendo così a giocarsi più piatti con il vantaggio della posizione a scapito dell’iniziativa. Recentemente il limp sta prendendo piede anche nel cash game, seppur in dinamiche differenti. Una 3bet dai bui non obbliga l’original raiser necessariamente ad una situazione di all-in o un fold, pertanto è facile contrastare un giocatore che 3betta troppo, specie con il vantaggio della posizione. Non si può dire lo stesso per la dinamica buio contro buio: se lo small blind chiama una 3bet si ritroverà per tutta la mano fuori posizione con uno stack ancora importante, rischiando così di ritrovarsi in situazioni spiacevoli. Molti regulars lo sanno e per questo tendono a 3bettare molto dal BB contro lo SB. Per contrastare questa tendenza alcuni giocatori hanno cominciato a limpare dal piccolo buio quando a sinistra si ritrovano un giocatore molto aggressivo: in questo modo evitano di dovere foldare troppo spesso ai rilanci del proprio avversario e quando giocano fuori posizione lo fanno su un piatto più piccolo. Il segreto per un buon utilizzo del limp: il bilanciamento Come si è visto il limp può essere utilizzato con profitto in diverse situazioni. Il problema più grosso dei giocatori occasionali che lo utilizzano è che sono troppo sbilanciati e di conseguenza prevedibili. Se un giocatore alle prime armi fa limp-raise, tutti al tavolo sanno che tipo di mano ha. Se lo stesso giocatore fa limp-call, questa volta tutti al tavolo sapranno che non ha una mano eccezionale. Quando un regular usa il limp in modo intelligente, lo fa con 3 tipi di range bilanciati tra di loro: un range di limp-fold, uno di limp-call e uno di limp-raise. Gli ultimi 2 sono a loro volta bilanciati con mani di diverso valore, pertanto può capitare che un regular faccia limp-call con una mano come AA oppure che faccia limp-raise in bluff. Il limp e quello che ne consegue non devono (o almeno non dovrebbero) dare alcuna informazione sulla forza della propria mano. Tra tutte le linee profittevoli che si possono utilizzare nel poker anche il limp trova il suo posto. Tuttavia un corretto utilizzo necessita pazienza e dedizione per costruire dei range bilanciati in modo da non svelare mai la forza della propria mano. Avere il limp nel proprio arsenale non è una scelta obbligata e questa strategia non è necessaria per avere successo nel No-Limit Hold’em, ma è di sicuro un argomento da approfondire per chiunque miri a raggiungere una preparazione più completa. Aggiungi commento
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