L’annuncio è stato dato alcuni giorni fa e non poteva non far discutere. A darlo è stato Ty Stewart, il direttore esecutivo delle World Series of Poker, che ha preso la parola per rendere nota la decisione stabilita dal direttivo della più grande organizzazione di poker live al mondo. Nell’ultimo mese di questo disastrato 2020 si giocherà quello che è stato ribattezzato il vero Main Event. Si farà la spola tra Rozvadov e Las Vegas prima di stabilire il vincitore di questo strano evento.
Leggi tutto...Per tanto, anzi troppo tempo il poker live è stato lontano dalle scene internazionali dal punto di vista dell’intrattenimento. Sembra essere passata un’eternità da quando i più importanti tavoli, dei tornei piuttosto che di cash game, erano trasmessi in forma televisiva con eventi che erano collegati in forma collaterale. Soprattutto in Italia, dove sembra che la crociata ai danni del gioco in generale abbia portato frutti solo in tale direzione.
Leggi tutto...Il recente successo ottenuto dalla prima storica edizione online dello European Poker Tour potrebbe aver dato la scossa a tutto il movimento pokeristico internazionale. Nonostante sia stata un’altra dimostrazione di quanto continui a “tirare” il poker online, c’è quasi la sensazione che le più importanti organizzazioni su scala mondiale vogliano reagire. E soprattutto vogliano cavalcare l’onda data da questa voglia di poker che si respira da tutte le parti.
Leggi tutto...Gli Stati Uniti sono ancora ben lontani dall’aver vinto la propria battaglia contro il Covid-19. È stata e continua a essere una sfida estenuante per tutta la nazione, che è stata costretta a chiudere per diverse settimane buona parte delle proprie attività commerciali e finanziarie. Tra questi non potevano non esserci i casinò e le poker room, che hanno avvertito in maniera pesante la crisi causata dallo stop alle attività per diversi mesi.
Leggi tutto...Phil Ivey sembra essere tornato a pieno regime nel giro che conta del poker internazionale. Quello che si sta per concludere è stato un anno durissimo, forse il più duro per tutto il movimento, costretto a non ritrovarsi live nei tornei più importanti al mondo. In ogni caso, nonostante il periodo molto negativo, Phil sembra essersi ripreso in termini psicologici. E lo ha raccontato a un suo illustre collega, Barry Greenstein.
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