Non si è ancora risolta del tutto, una delle vicende più assurde e coinvolgenti – almeno dal punto di vista morale – del poker internazionale negli ultimi dodici mesi. Stiamo parlando della vicenda che ha avuto come protagonista Mike Postle. Quando un giocatore senza né arte né parte, riesce a segnalarsi per una partita praticamente perfetta, azzeccando la quasi totalità delle mosse da fare, non può non suscitare giusto un pizzico di scalpore.

L’abbiamo aspettata per tanto tempo, ci ha fatto divertire soprattutto nelle prime settimane di un 2020 poi rivelatosi nefasto. Ma alla fine l’attesa è stata ripagata, perché la Phil Galfond Challenge è tornata a occupare le pagine dei siti dedicati al grande poker internazionale. Il giocatore americano ha ripreso la sua serie di sfide contro alcuni dei suoi più acerrimi rivali, i quali hanno risposto positivamente al suo invito a giocare heads up.

Si sta evolvendo in maniera sempre più chiara la vicenda che ha come protagonista Mike Postle. È passato quasi un anno da quella partita di cash game a dir poco sospetta, che ha avuto luogo presso la Stones Gambling Hall di Sacramento. Un tavolo disputato anche in diretta streaming che ha visto sugli scudi proprio il giocatore americano, capace di portare a casa dei piatti incredibili. Ben presto, l’eventualità di una grande capacità di lettura da parte di Postle è stata trasformata in baro.  

L’emergenza Covid non è ancora finita su scala mondiale, nonostante i numeri si siano ridimensionati soprattutto per quanto riguarda quello dei decessi. Per questo motivo, anche il mondo del poker e del gioco d’azzardo sta risentendo di una serie di rallentamenti nella ripartenza del proprio settore di appartenenza. Una ripartenza che avrebbe dovuto essere graduale per poi arrivare alla piena normalità entro la fine dell’anno in corso.